Lina Martelli, operata a 98 anni: rimossi proiettili che la colpirono durante la guerra

L’intervento in ospedale a Mantova. I frammenti avevano iniziato a muoversi, esponendo l’anziana a potenziali rischi: "Ora mi sento finalmente meglio"

La signora Lina Martelli nel suo letto di ospedale a Mantova

La signora Lina Martelli nel suo letto di ospedale a Mantova

Mantova, 28 febbraio 2024 – A 98 anni portava in corpo i segni della guerra: nella gamba un paio di proiettili che l’avevano colpita durante un’incursione nemica nell’estate del 1940, pallottole che erano rimasti conficcate nonostante un precedente intervento chirurgico malriuscito. Tanti anni senza troppi problemi e poi, alla bella età di 98 anni, eccoli di nuovo che tornano a farsi vivi, a ricordarle quel tempo. E con esso la necessità di rimuoverli una volta per tutte, perché adesso stavano diventando pericolosi.

Lina Martelli da Gabbiano, frazione di Castellucchio in provincia di Mantova, è stata operata con successo al Carlo Poma, ospedale del capoluogo, per l’asportazione di due proiettili dalla gamba destra. La signora Lina ha 98 anni, risiede nella Rsa Green Park di Mantova e si sottopone a emodialisi una volta la settimana, procedura necessaria perché affetta da insufficienza renale incurabile. Vedova da anni, dal matrimonio con Attilio non ha figli. Nella sua mente c’è sempre quel ricordo.

“Quell’estate del 1940 io e la mia famiglia, mamma, papà, quattro fratelli e quattro nonni, eravamo per strada quando a un certo punto sopra di noi spuntò un aereo nemico che sparò una mitragliata verso un furgone che si stava muovendo nei pressi. La pessima mira del soldato fece sì che il furgone rimanesse intatto ma io e tutta la mia famiglia venimmo colpiti. Tutti restammo feriti, io in modo più grave con due proiettili nella gamba destra. Avevo 14 anni e mi ricoverarono in ospedale, dove i medici mi operarono senza successo perché non riuscirono a raggiungere i proiettili e decisero di lasciarli nella gamba. In tutti questi anni non mi hanno dato fastidio, ma di recente hanno cominciato a muoversi. I medici che mi hanno visitata mi hanno detto che stavano diventando pericolosi e che sarebbe stato necessario operarmi. E così è successo".

Adesso la signora Lina sta bene ed è subito potuta tornare nella sua camera al Green Park, dove passa le giornate in serenità, senza più il pensiero di quelle pallottole nella gamba ma ancora con il ricordo di quel giorno quando il bombardiere sbagliò mira e lei venne ferita.