REDAZIONE MANTOVA

Ricercato da sette mesi, i carabinieri lo trovano nascosto dentro un armadio

Perquisizione con sorpresa per i militari di Curtatone, nel mantovano, che hanno scoperto dentro il mobile un tunisino 30enne che deve scontare une pena in carcere per furto

L'uomo è stato trovato dai carabinieri di Curtatone dentro un armadio

L'uomo è stato trovato dai carabinieri di Curtatone dentro un armadio

Curtatone (Mantova), 12 dicembre 2024 – Ricercato dalle forze dell’ordine, trovato dai carabinieri nascosto all’interno di un armadio. Non era l’amante di una moglie fedifraga, il tunisino 30enne che i carabinieri della stazione di Curtatone hanno sorpreso all’interno del mobile. L’uomo, dedito alla commissione di furti, aveva un debito con la giustizia italiana e per questo era stato emesso dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Brescia un ordine di esecuzione per la carcerazione, dovendo espiare una pena di un anno e quattro mesi di reclusione. I carabinieri della stazione di Curtatone lo stavano cercando da sette mesi, dopo vari appostamenti hanno deciso di fare irruzione nella casa in cui sospettavano possa esserci il tunisino 30nne.

Ad aprire la porta di casa è stato il proprietario, un 41nne. Basito dall’insolita visita, si è dimostrato subito nervoso alle domande formulate dagli investigatori, tanto da cercare di impedire l’inizio della perquisizione cercando anche un contatto fisico con i carabinieri.

Ma la vera sorpresa è arrivata dopo. Quando i militari hanno deciso di eseguire una perquisizione nell’appartamento, hanno iniziato proprio dalla camera da letto e, aprendo l’anta dell’armadio, anziché trovare camicie e vestiti, hanno trovato rannicchiato il soggetto che stavano cercando. Lo straniero, terminate le formalità di rito, è stato portato alla casa circondariale di Mantova, luogo in cui espierà il suo debito con la giustizia italiana. Il proprietario dell’appartamento, invece, è stato denunciato in stato di libertà dai carabinieri di Curtatone per resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento personale, avendo di fatto dato ospitalità e nascosto il tunisino, sapendo che era ricercato dalle forze dell’ordine.