
Carabinieri di Mantova
Sermide (Mantova), 23 giugno 2025 – Molestie, minacce, telefonate, pedinamenti e aggressioni. Un incubo durato quasi un anno per una donna di 33 anni residente a Concordia sulla Secchia (Modena). Nonostante il loro rapporto sentimentale si fosse interrotto, lui non ne voleva sapere e ha cercato, fino all’ultimo, di farle cambiare idea rendendole la vita impossibile. I Carabinieri di Sermide, dopo aver attivato tutte le procedure relative al cosiddetto “codice rosso”, hanno raccolto incontrovertibili elementi che hanno spinto la Procura ed il gip del Tribunale di Modena a emettere un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un 30enne residente a Sermide e Felonica (Mantova), domiciliato a Occhiobello (Rovigo).
L’arresto arriva al culmine di mesi di angoscia per la donna, che aveva espresso paura e timore per la propria incolumità, costretta a cambiare le proprie abitudini di vita. Finché si è fatta coraggio e ha deciso di denunciare tutto. I carabinieri hanno appurato che l’ex fidanzato si sarebbe recato molte volte sotto l’abitazione della ragazza, e pure sul posto di lavoro. Inoltre avrebbe chiamato telefonicamente la vittima per lungo tempo, inviandole anche messaggi di morte.
Peraltro non è la prima volta che l’uomo visita le patrie galere. Lo scorso 12 marzo era stato arrestato dai Carabinieri della Stazione di Poggio Rusco per il reato di maltrattamenti nei confronti della madre convivente, una 69enne che, al termine dell’ennesimo litigio, aveva tentato di spingerla dalle scale, alla presenza dei carabinieri, procurandole delle lesioni personali.