Mantova, aggressioni a sanitari in crescita: guardia fissa in Pronto soccorso

Il servizio veniva già garantito in una postazione dedicata all'interno della hall e attivato all'occorrenza

Medici (foto di repertorio)

Medici (foto di repertorio)

Mantova, 10 agosto 2022 - Troppe aggressioni agli operatori sanitari? Guardia fissa in Pronto soccorso. Accade all'ospedale di Mantova, dove "è presente da lunedì in pianta stabile una guardia giurata che vigila l'area del triage per l'intera giornata. Il servizio veniva già garantito in una postazione dedicata all'interno della hall e attivato all'occorrenza", ma l'Asst ha ritenuto "necessario presidiare direttamente l'area di accesso al Pronto soccorso, alla luce dell'incremento delle aggressioni ai danni del personale". In tutti i presidi dell'azienda socio sanitaria territoriale mantovana (Rems escluse), informa una nota, "le segnalazioni ufficiali di aggressioni fisiche e verbali sono state 27 nel 2021 e già 21 nel primo semestre del 2022", per un totale di 48 in un anno e mezzo. "Nello stesso periodo, e con la medesima tendenza alla crescita, sono state 14 (4 nel 2021 e 10 nel primo semestre del 2022) le denunce di infortunio sul lavoro da parte di varie figure professionali", aggiunge l'Asst, sottolineando "la consapevolezza diffusa che la casistica reale delle segnalazioni pervenute agli uffici competenti sia decisamente più significativa, che esista cioè un sommerso". Un quadro di fronte al quale l'azienda corre dunque ai ripari con "il potenziamento dell'attività di vigilanza, percorsi formativi ad hoc e una campagna di sensibilizzazione dedicata a tutta la comunità".

"Dopo le prime ondate di Covid - osservano dall'Asst - l'andamento del fenomeno" delle violenze ai sanitari "ha registrato un incremento, segno di una maggiore percezione di impazienza e aggressività dei cittadini nei confronti dei professionisti, anche degli addetti ai front office". E anche se "si tratta di un problema di rilevanza nazionale", l'azienda di Mantova ha istituito "un gruppo di lavoro multidisciplinare, traducendo le indicazioni regionali in azioni di miglioramento. In particolare, è costante il monitoraggio e l'analisi degli infortuni, a cura del Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale, con l'obiettivo di promuovere iniziative che mettano al sicuro gli operatori attraverso la gestione del rischio clinico, a opera del Risk manager". 

Poi "si è puntato su percorsi formativi mirati. Il primo - dettaglia l'Asst Mantova - riguarda la gestione dei conflitti e l'apprendimento di tecniche di descalation dell'aggressività, per migliorare la relazione con l'utenza. Destinato a tutti gli operatori in modalità Fad, è stato realizzato in collaborazione con il Teatro Magro che ha simulato alcuni scenari ricorrenti, e attivato in questi giorni". Inoltre, "prosegue anche quest'anno un secondo percorso formativo iniziato nel 2016, che coinvolge il personale delle Rems e che favorisce la gestione multiprofessionale e integrata di casi clinici complessi con elevata aggressività". Infine, "è in fase di progettazione per il Dipartimento di Emergenza-urgenza una formazione specifica che ha come obiettivo quello di migliorare le capacità comunicative, per evitare escalation e situazioni di potenziali aggressività nei confronti del personale in prima linea".

Sul fronte della comunicazione al pubblico, l'azienda ha invece promosso "una campagna informativa e di sensibilizzazione in versione online e offline rivolta a tutti i cittadini, che si è sviluppata attraverso i canali web e social, nonché nei luoghi più a rischio delle strutture sanitarie (sportelli e sale d'attesa), tramite poster e video che invitano a 'dire no alla violenza' e a 'prendersi cura di chi si prende cura'".