Lombardia in zona gialla: ecco la data e le regole su spostamenti, negozi e ristoranti

Il nuovo crocevia è l'11 dicembre. Fondamentali saranno i numeri dell'emergenza Covid. Ecco cosa cambia da zona arancione a gialla

Accessi controllati in Galleria

Accessi controllati in Galleria

Milano, 5 novembre 2020 - Dopo il passaggio da zona rossa ad arancione per la Lombardia è giunto il momento della rincorsa a un nuovo obiettivo: approdare prima di metà dicembre in zona gialla. "Se i dati continueranno a essere quelli delle ultime due settimane, dall'11 dicembre diventeremo gialli", ha detto il presidente della Lombardia, Attilio Fontana. E ha sottolineato: "Nel meccanismo previsto dal precedente dpcm bisogna entrare in una nuova valutazione, quindi passa una settimana per entrarci, dopodiché per due settimane bisogna confermare quella valutazione. Noi abbiamo concluso ieri la seconda delle tre settimane. Se la prossima settimana i dati saranno sempre coerenti con queste valutazioni, noi l'11 dovremmo entrare in zona gialla". La data da tenere a mente è quindi quella di venerdì 11 dicembre. 

La nuova mappa delle regioni

Nel frattempo mezza Italia, undici regioni, è tornata gialla. Sono cambiati i colori per otto regioni, con le tre nuove ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza. Sono diventate arancioni (da rosse) Campania, Toscana, Valle D’Aosta e la Provincia Autonoma di Bolzano che vanno ad aggiungersi a Calabria, Lombardia, Piemonte e Basilicata. Passaggio al giallo, invece, EmiliaRomagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Puglia e Umbria che si aggiungono a Sicilia, Liguria, Lazio, Molise, Sardegna, Veneto e provincia di Trento. Nelle quattro nuove regioni arancioni da domani sarà possibile riaprire i negozi. Resta invece rossa, unica regione italiana, l’Abruzzo.

Zone Covid Italia: la Lombardia vuole il giallo. Ecco la nuova mappa delle regioni / PDF

Zona gialla e Dpcm 

I lombardi si preparano così non solo a questo passaggio che prevede un allentamento delle norme e dei divieti anti contagio, ma anche a prendere atto del decreto sugli spostamenti tra il 21 dicembre e il 6 gennaio, che prevede ulteriori restrizioni soprattutto il 25, 26 dicembre e 1 gennaio. Restrizioni che hanno fatto discutere non poco e per le quali le Regioni hanno chiesto al Governo alcune modifiche. Quindi, da una parte bisognerà tenere a mente le disposizioni per la zona gialla (Dpcm 3 novembre) e dall’altra quelle del nuovo decreto che spiega, tra le altre cose, l'apertura dei negozi nelle festività, come gestire il pranzo di Natale e gli spostamenti.

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Spostamenti vietati: vince la linea dura

Il governo, in vista delle feste, sembra intenzionato a mantener la linea dura rispetto alle pressioni di governatori, sindaci, opposizione e di un pezzo di maggioranza. Il confinamento nel comune di residenza a Natale, Santo Stefano e Capodanno resta un punto fermo. Anche in questo caso determinante è il peso dei numeri. Le tentazioni di ammorbidire le regole sono state  dissipate dal drammatico numero di decessi in Italia di giovedì 3 dicembre. Ieri c’è stata qualche vittima in meno ma i numeri dei contagio sono stati più alti. 

Bollettino Covid in Lombardia e in Italia di venerdì 4 dicembre

Da zona arancione a zona gialla, cosa cambia?

Spostamenti

Ci si può spostare senza particolari limitazioni sia tra comuni che verso altre regioni se la destinazione è un'altra zona gialla, si possono anche attraversare le zone rosse per raggiungere un'altra zona gialla, basta non fermarsi. Unico limite è il coprifuoco: è vietato spostarsi dalle 22 alle 5.

Seconde case

Per quanto riguarda il raggiungimento delle seconde case (al mare, in montagna o altrove), se sia la prima che la seconda casa si trovano entrambe in un comune dell’area gialla è consentito lo spostamento. Se la seconda casa si trova in un comune dell’area arancione o di quella rossa, è consentito solo se dovuto alla necessità di porre rimedio a situazioni sopravvenute e imprevedibili (quali crolli, rottura di impianti idraulici e simili, effrazioni, ecc.) e, comunque, secondo tempistiche e modalità strettamente funzionali a sopperire a tali situazioni. 

Negozi e centri commerciali

I negozi restano aperti. Nelle giornate festive e prefestive sono chiuse le medie e grandi strutture di vendita, nonché gli esercizi commerciali presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, ad eccezione di supermercati e alimentari, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi ed edicole.

Bar e ristoranti

Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie restano aperti fino alle 18. Nelle aree o negli orari in cui è sospeso il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali (dopo le 18), l’ingresso e la permanenza negli stessi da parte dei clienti sono consentiti esclusivamente per il tempo strettamente necessario ad acquistare i prodotti d’asporto (che rimane consentito oltre la chiusura) e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Non sono comunque consentiti, in ogni luogo e momento della giornata, né gli assembramenti né il consumo in prossimità dei locali. Possono restare aperti oltre le 18 solo gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande nelle aree di servizio e rifornimento carburante situate lungo le autostrade (autogrill), negli ospedali e negli aeroporti, con obbligo di assicurare in ogni caso il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, proprio come avveniva già in zona arancione.

Teatri e mostre

Chiusura h24 di teatri, mostre e musei, sale bingo, centri scommesse e slot machine, anche in bar e tabaccai. 

Sport

Le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese, fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza per le attività riabilitative o terapeutiche e per gli allenamenti degli atleti, professionisti e non professionisti, che devono partecipare a competizioni ed eventi riconosciuti di rilevanza nazionale con provvedimento del CONI o del CIP. È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, dell’area gialla, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, in conformità con le linee guida emanate dall'Ufficio per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana (FMSI), con la prescrizione che è interdetto l'uso di spogliatoi interni a detti circoli. Sospeso lo svolgimento degli sport di contatto. Sono inoltre vietate tutte le gare, le competizioni e tutte le attività connesse agli sport di contatto di carattere amatoriale. Tuttavia, è consentito svolgere all’aperto e a livello individuale i relativi allenamenti e le attività individuate con il suddetto decreto del ministro dello sport del 13 ottobre 2020, nonché gli allenamenti per sport di squadra, che potranno svolgersi in forma individuale, all’aperto e nel rispetto del distanziamento.

Trasporti

Ridotta al 50% la capienza di bus e treni regionali.

Autocertificazione

L’autocertificazione serve soltanto durante la fascia oraria del coprifuoco prevista dalle 22.00 alle 5.00, quando cioè gli spostamenti (di qualsiasi tipo, anche all’interno del proprio comune) diventano vincolati ai motivi di lavoro, di urgenze o di necessità.