Tavazzano, la lista civica all’attacco della ex Giunta: “Quattro anni da incubo, adesso voltiamo pagina”

A settembre il commissariamento del Comune, per la prima volta. Ora gli esponenti dell’opposizione spiegano: “Decisioni calate dall’alto, metodo sbagliato”

Gli esponenti della lista civica con, da sinistra, Daniele Lupi e gli ex consiglieri comunali Luigi Altieri e Gianfranco Roncari

Gli esponenti della lista civica con, da sinistra, Daniele Lupi e gli ex consiglieri comunali Luigi Altieri e Gianfranco Roncari

Tavazzano con Villavesco (Lodi) – “Diffide per diffamazione alla ex vicesindaca Anna Pizzini, all’ex sindaco Giuseppe Stroppa per un post su Facebook sul distributore di biometano, al segretario del Pd locale Stefano De Vecchi per un post su Facebook in cui commentava una puntata della trasmissione Propaganda Live in cui si parlava del nostro ex sindaco, Francesco Morosini, mentre declamava il “credo” in Matteo Salvini. Ma anche molti altri in paese, oltre a questi nominati, sono incorsi in situazioni simili. E ogni volta sono finite nel nulla, con l’aggravante di spese legali a carico del Comune".

Il clima da “incubo” vissuto negli ultimi anni in paese e conseguenza del comportamento degli esponenti di maggioranza è stato ripercorso venerdì sera in un’assemblea pubblica organizzata nella sala conferenze del Municipio dalla lista civica “Insieme per cambiare Tavazzano con Villavesco”. A coordinare gli interventi è stato Gianfranco Roncari, ex capogruppo della formazione politica. L’iniziativa ha voluto accendere i riflettori sui fatti maggiormente sconcertanti avvenuti da settembre 2019, quando Francesco Morosini (Lega) è stato eletto sindaco, a settembre 2023 in cui c’è stata la prematura fine del mandato del sindaco e del Consiglio comunale, con il Comune affidato, per la prima volta nella sua storia, al commissario prefettizio Sara Morrone.

"Anche io – ha sottolineato Roncari – ho ricevuto lettere di diffida, una per un post su Facebook sulla giornata del Tricolore e una quando ho annunciato questa assemblea. Prima ancora delle diffide mi arrivò un messaggio audio in cui mi si offriva un posto in Giunta, quando stavamo votando la mozione di sfiducia. Un tentativo di comprarmi che è stato l’apice di una situazione politica, quella del Consiglio comunale, veramente problematica".

In assemblea è stato puntato l’indice sull’atteggiamento poco professionale, con molte criticità e intendendo l’amministrazione del paese come un perenne scontro tra tifoserie tenuto dalla ex maggioranza. "Senza ascoltare le critiche e senza rendere partecipi le opposizioni delle scelte – è stato detto –. Tutto questo unito ad una sostanziale gestione fallimentare del paese, con decisioni prese in maniera frettolosa e poco chiara. Ad esempio l’uscita dal Consorzio servizi sociali "rendendo un pessimo servizio al paese", ma anche bilanci approvati in ritardo, politiche scolastiche mancate, annunci fatti sui social anziché in Consiglio comunale (con i consiglieri comunali stessi tenuti all’oscuro). Inoltre scelte di dubbio gusto, come una esercitazione anti-sisma a sorpresa nella scuola elementare, durante la quale molti scolari si spaventarono.

Giuseppe Stroppa, ex sindaco, ha aggiunto: "Spesso era proprio il metodo il problema: erano decisioni calate dall’alto, senza coinvolgere la cittadinanza. Non è stato un modo civile di fare la politica, portata avanti con avvocati e diffide". "Per Tavazzano – ha concluso Roncari – sono in arrivo mesi difficili, almeno fino alle elezioni di giugno. Si apre però ora una pagina bianca, in cui devono essere i cittadini a decider e cosa scrivere. Dobbiamo recuperare la nostra reputazione".