LUCA PACCHIARINI
Cronaca

Zone 30, l’esempio di Lodi: “Qui le abbiamo dal 2012, gli incidenti mortali calano”

Per il sindaco Andrea Furegato non si tratta di una scelta ideologica: “È una questione di utilità ed efficacia”

Andrea Furegato, sindaco di Lodi

Andrea Furegato, sindaco di Lodi

Lodi – Non è Bologna la prima città ad aver imposto i 30 chilometri all’ora come limite su molte strade urbane. Dal 1° novembre 2023 Lodi ha diminuito i limiti di velocità nella maggior parte delle strade classificate come locali, alcune fino a 20 all’ora.

Solo le grandi strade principali sono rimaste a 50 km/h come i viali Piacenza e Sforza o via XX Settembre. Zone 30 si trovano anche intorno all’Ospedale Maggiore: in viale Savoia e nelle vie San Giacomo e Borgo Adda. O dall’altra parte del fiume, nelle vie di Revellino. O ancora sullo stesso ponte dell’Adda, in via Lodivecchio, viale delle Rimembranze, via San Fereolo, viale Pavia, via del Sandone e la parte urbana di via Vecchio Cremonese. La zona di via Fanfulla/via Solferino è invece a 20 chilometri orari, limite presente anche nelle vie Callisto Piazza, Giovanni Battagio, Magenta.

Una scelta che risale al 2012. Non sono presenti controlli automatici di rivelazione della velocità ma la struttura di strade, strette e non diritte, con l’aggiunta di dossi, impongono di andare piano. Spiega il sindaco Andrea Furegato: “Non c’è un modo univoco per fare la Zona 30. A Lodi abbiamo aree interzonali rimaste a 50. Non è stata una scelta ideologica, per il semplice fatto che su 110 capoluoghi di provincia italiani, 66 l’hanno già adottata. Milano ha approvato la Zona 30 in Consiglio comunale ma deve ancora applicarla, Torino che la sta studiando via per via, a Roma ci stanno ragionando. Le 66 Amministrazioni sono di diverso orientamento politico: è un discorso di opportunità, di utilità ed efficacia. Cesena è stato il primo capoluogo, insieme a Forlì, che adottò la zona 30 nel 1998. Nelle aree diventate Zona 30 il numero di incidenti mortali o gravi è dimezzato, mentre quelli non gravi sono stabili. Sulle multe ancora non abbiamo dati precisi ma non sembra ci siano stati flessioni degne di nota. A Lodi l’applicazione della Zona 30, approvata tranquillamente, non ha comportato proteste. C’è una carenza di agenti della Locale, nel 2013 erano 56 e l’anno scorso 26. Ci stiamo muovendo per aumentare il Corpo, aumento necessario ma non solo per la Zona 30”.

Sulla stretta che il Governo vuole fare alle città 30, Furegato accetta le idee differenti tra amministratori locali e Roma: «Ognuno porta avanti le proprie opinioni».