PAOLA ARENSI
Cronaca

Vandali a San Fiorano Sassi contro la Madonnina Si cercano tre ragazzini

L’indignazione del sindaco Ghidelli per l’ennesimo gesto senza senso "Non capisco questi giochi assurdi e di cattivo gusto. Andremo fino in fondo".

di Paola Arensi

Vandali scatenati a San Fiorano, distrutta a sassate la statua della Madonna. Il sindaco cerca gli autori dell’atto sacrilego. Dopo i recenti vandalismi al parco giochi, i soliti ignoti sono tornati a colpire a San Fiorano e questa volta è stata colpita la statua della Madonna. Il sindaco Mario Ghidelli spera di arrivare all’identità degli interessati, perché non intende lasciare correre.

"Sono tre ragazzi che crediamo di identificare a breve, a seguire cercheremo di fargli capire la gravità del gesto, coinvolgendo i genitori, affinché situazioni simili non si ripresentino" auspica Ghidelli.

"Nel fine settimana ero in Austria, nel paese di Sankt Florian, per poter programmare un gemellaggio tra quella località e San Fiorano – spiega ancora il sindaco sanfioranese –. Ho visto un territorio pulito, non un muro sporco, nessun pezzo di carta a terra. Era un altro mondo". Ma il rientro è stato pessimo: "Torno a casa e la prima cosa che mi dicono è che, sabato scorso, tre ragazzi si sono divertiti a prendere a sassate la Madonnina che di trova alla Balbana, rompendola".

La statua non ha retto ai colpi della pietra e si è rotta in diversi punti, fino a diventare irriconoscibile. Si dovrà anche vedere se sarà possibile ripararla. I danni sono infatti importanti.

I residenti si dicono indignati per un gesto che assomiglia ai ripetuti vandalismi subiti dal parco giochi di recente realizzazione. "Non capisco questi giochi assurdi e di cattivo gusto – insiste il primo cittadino –. Vogliamo andare a fondo". Ghidelli nei mesi scorsi era più volte intervenuto anche al parco comunale, dove giovanissimi danneggiavano la cosa pubblica e assumevano atteggiamenti forti e sbagliati. Compresi schiamazzi e attacchi nei confronti degli adulti che cercavano di rimproverare gli interessati. Anche in quel caso, il sindaco ha provato a sensibilizzare le nuove generazioni, con qualche “ramanzina“, ma il nome di chi ha commesso i vandalismi non era più emerso. Quindi i vandalismi, a oggi, sono rimasti impuniti. Si tratta però di azioni che implicano spese per il ripristino dei beni e che sono poi a carico dell’intera comunità.