Una rete contro il disagio giovanile: "Ma qui non esiste la malamovida"

Il sindaco casalino: educazione di strada e assistenza domiciliare per minori

Una rete contro il disagio giovanile: "Ma qui non esiste la malamovida"

Una rete contro il disagio giovanile: "Ma qui non esiste la malamovida"

Diverse strategie, facendo però rete tra tutti gli attori in gioco. Il contrasto al disagio giovanile è stato il tema del tavolo allargato, organizzato dal Comune, che ha visto ieri mattina in municipio riuniti tutti insieme funzionari del Servizio sociale, Ufficio istruzione ed esponenti di tutti i gruppi consiliari nonché forze dell’ordine, parrocchie, scuole, rappresentanti dei genitori e associazioni sportive. Sono stati il sindaco Elia Delmiglio e la sua Giunta a volere l’incontro all’indomani della maxi rissa avvenuta nella notte di Natale tra piazza del Popolo e via Cavallotti, protagonista una cinquantina di ragazzi. La notizia ha avuto anche un’eco nazionale e si è pure alzato il vento della polemica politica.

"Dobbiamo fare squadra, fare rete per sconfiggere la piaga del disagio anche se si tratta di un fenomeno su scala nazionale e che quindi non riguarda ovviamente solo le nostre zone", ha spiegato il primo cittadino a margine del summit". Il sindaco però, in primis, ha voluto fare alcune precisazioni sull’episodio. "Solo cinque o sei ragazzi hanno realmente partecipato alla rissa mentre gli altri cinquanta erano di fatto spettatori. I contendenti non uscivano da alcun locale e comunque non si tratta di residenti in città", ha spiegato Delmiglio secondo il quale non si può parlare in alcun modo di effetti della malamovida.

Due, per l’Esecutivo casalino, sono i sentieri da percorrere verso un progetto condiviso. "Abbiamo un progetto di educazione di strada che decolla proprio la settimana prossima e prevede, dopo un momento di mappatura del territorio, l’azione degli operatori nei luoghi preferiti dei giovani – ha ribadito il sindaco – Inoltre abbiamo messo in campo il servizio di assistenza domiciliare per i minori, che consiste in un momento post scuola che possa fare da collante con la famiglia ed evitare così che il disagio possa evidenziarsi già nelle fasi iniziali".

Ieri il tavolo si è aggiornato e sicuramente ci saranno altre occasioni di confronto. Anzi, la promessa è quella di organizzare incontri itineranti in città per intercettare in maniera efficace i bisogni e le esigenze dei più giovani.

Mario Borra