Un patto di ferro nel nome della cultura

Presentato in Broletto il primo passo dell’iniziativa: un segnalibro con qr-code

Un patto di ferro nel nome della cultura

Un patto di ferro nel nome della cultura

I principali operatori culturali della città puntano a lavorare in sinergia e ieri, in conferenza a palazzo Broletto, è stato lanciato il primo passo in questa direzione. Si tratta della stampa di 10mila segnalibri, che verranno presto distribuiti in molti luoghi di aggregazione della città, su è stampato il logo della città di Lodi, del Tempio dell’Incoronata, del Museo Paolo Gorini, del Museo della stampa e stampa d’arte e del Festival della Fotografia Etica; questi i 3 luoghi di cultura (due luoghi fisici e uno no) che partecipano a questa collaborazione, con il Comune come ponte tra di loro. Nel retro del segnalibro vi è una citazione di Age Bassi, giornalista e persona di spicco della cultura lodigiana, e un qr code che rimanda ad una pagina che da informazioni su quei 3 luoghi, in particolare rimandando ai rispettivi siti. Questa è la sostanza dell’idea: il segnalibro come uno strumento per far conoscere, con cui chi visita Lodi (per il Festival per esempio) potrà scoprire gli altri luoghi e visitarli.

I segnalibri sono stati stampati dallo stesso Museo della Stampa e della Stampa d’arte, usando una macchina del museo di inizio 900. Francesco Milanesi, assessore alla cultura, ha raccontato come "questo è un esempio della strada che abbiamo deciso di percorrere, quella del mettersi in rete e collaborare, così che ciascuno possa portare il proprio contributo". Alberto Prina, direttore del Festival della fotografia etica, ha aggiunto: "Ci siamo trovati e nel giro di 15 giorni avevamo già il file grafico e dopo un paio di mesi già le copie, il segnale è potente". Luca Pacchiarini