Uggetti, bagarre in Consiglio Comunale: "Avete tradito fiducia elettori. Andate a casa"

Lodi, le opposizioni compatte hanno chiesto le dimissioni del sindaco e della Giunta

La protesta in consiglio

La protesta in consiglio

Lodi,20 maggio 2016 - È stata bagarre ieri sera nel primo Consiglio comunale dopo l’arresto per turbativa d’asta del sindaco Simone Uggetti. E alla fine della vibranti richieste di dimissioni del primo cittadino e della Giunta i consiglieri comunali di opposizione hanno esposto nei corridoi di Palazzo Broletto cartelli con scritto 'Onestà'. Lo scandalo, scoppiato il 3 maggio, legato al bando per la gestione delle piscine comunali estive, ‘Attilio Concardi’ e ‘Belgiardino’, ha scatenato un terremoto politico in città dalle proporzioni enormi. Agguerrite, ieri, le forze politiche d’opposizione che hanno chiesto alla Giunta, in tutti gli interventi in aula, di rassegnare le dimissioni. "Andiamo al voto al più presto per il bene dei cittadini", hanno ripetuto compatte negli interventi che per regolamento non hanno potuto superare i cinque minuti a testa. Arroccata sulla sua posizione la maggioranza, decisa a sostenere l’amministrazione comunale fino a quando non sarà lo stesso Uggetti, dal 13 maggio ai domiciliari dopo aver passato dieci giorni nel carcere di San Vittore, a decidere di fare un passo indietro e rimettere il suo mandato nelle mani del prefetto di Lodi. "L’arresto del sindaco non pregiudica la legittimazione dell’amministrazione comunale che può continuare le sue attività per la città -ha ribadito in aula il vicesindaco Simonetta Pozzoli -. Nella piena consapevolezza della gravità degli avvenimenti che si sono verificati, e che non vogliamo sottovalutare, mi sento comunque impegnata insieme a tutta la giunta a continuare il lavoro per la città. La Giunta prosegue la necessità di approvare il bilancio consuntivo 2015 (che verrà discusso nella seduta del 31 maggio, ndr)".

"Da questa Giunta ci saremmo aspettati un segno di rispetto - ha detto il consigliere dei Cinque Stelle Luca Degano -. Speravamo nelle dimissioni del sindaco. E invece gli esponenti di maggioranza continuano a far finta di niente. In queste settimane abbiamo sentito anche parole di supporto alla Giunta. Sono amareggiato per quello che è stato l’atteggiamento. La legalità in questo palazzo è morta. Nessuno di voi, invece, ha mandato un messaggio di sostegno nei confronti di Caterina Uggè, la funzionaria comunale che, con coraggio, ha denunciato le pressioni subite dal sindaco. Siamo pronti a dimetterci anche ora pur di ridare lustro a questa istituzione". Duro l’attacco del capogruppo delle liste civiche Giuliana Cominetti. "Mi sarebbe piaciuto che questo folto pubblico fosse presente anche in altre occasioni – ha detto la Cominetti -. Ma abbiamo capito che è dovuto solo alla chiamata alle armi dell’assessore comunale Andrea Ferrari. Spesso abbiamo ricevuto delle critiche e degli attacchi del sindaco Simone Uggetti. Ormai manca ogni presupposto per andare avanti". "Mi sarei aspettato qualche parola di scuse – ha lanciato bordate il capogruppo della Lega Nord Alberto Segalini -. E invece ho visto la solita arroganza di questa amministrazione comunale. Il sindaco Simone Uggetti non è più credibile in nessun atto. E non siete credibili voi (la Giunta, ndr). E’ un consiglio comunale che deve andare a casa nella sua interezza. Basta con questa storia del bene delle città. In quest’aula qualcun altro si è dimesso per cercare la corsa al Parlamento senza temere di aprire le porte al commissario prefettizio".

"Atmosfera surreale" per il capogruppo di Sel Michela Sfondrini. "Vi chiediamo un passo indietro – ha aggiunto –. Dimettevi, anzi dimettiamoci tutti". "Basta con l’ipocrisia - ha detto il consigliere di Forza Italia Lorenzo Maggi -. E’ inaccettabile sentire in quest’aula la questione delle legalità. Il sindaco Uggetti e la Giunta sono stati di gran lunga i peggiori amministratori degli ultimi anni. Basta. Vogliamo le dimissioni. Non serve altro per il bene della città. Vergognatevi per non aver pronunciato nemmeno una parola di ringraziamento nei confronti della funzionaria comunale Caterina Uggè". Messaggi di sostegno al lavoro dell’amministrazione comunale da parte del Pd Demetrio Caccamo ("per la città è stata una scossa forte. La situazione è delicata") e da Giovanni Ghizzoni ("non possiamo non porci la questione del possibile commissariamento del Comune. Siamo convinti, però, che senza sindaco non si può durare a lungo" e da Giorgio Daccò di Lodi Comune Solidale ("Prima di dimetterci, concludiamo i progetti aperti").