Ticino cresciuto di 114 centimetri. In ritirata i torrenti esondati

Il livello del fiume Ticino in rapida ascesa a Pavia, con rischio di allagamenti. Monitorata anche la situazione del Po e del lago Maggiore. Preoccupazione per possibili criticità nelle prossime ore.

Ticino cresciuto di 114 centimetri. In ritirata i torrenti esondati

Ticino cresciuto di 114 centimetri. In ritirata i torrenti esondati

Un occhio al Ticino, ma anche uno al Po e una particolare attenzione al lago Maggiore. "Il livello del fiume è in rapida ascesa" ha comunicato in mattinata la Battellieri Colombo che ha in funzione una webcam e ha installato sulla sua casa galleggiante anche una stazione meteo. Impossibile utilizzare la pista ciclabile che costeggia il corso sul lato del lungoTicino ormai sommersa da oltre un metro d’acqua, mentre il Borgo non è in apprensione. "Bisogna vedere se il Po continuerà a ricevere le acque del Ticino – ha spiegato Guido Corsato, presidente della Battellieri Colombo –, se non dovesse farlo, sarebbe difficile la situazione a Pavia. Al momento riceve poco, la velocità della corrente del Ticino è diminuita e il livello si è alzato. Allo stesso modo monitoriamo la situazione del lago Maggiore il cui livello idrometrico è diminuito, ma dal 26 febbraio è più che raddoppiata la portata d’acqua".

A Bereguardo alle 15 di ieri il Ticino era cresciuto di 114,4 centimetri e defluiva lentamente, il livello del Po era a 438,3 centimetri. In miglioramento la situazione in Lomellina dove il torrente Arbogna che è uscito dagli argini alla periferia di Mortara e ha invaso le cantine, sta lentamente calando. Meno preoccupante anche il torrente Agogna che ha allagato alcuni campi e la piena del Sesia è passata attorno a mezzanotte a Palestro. "Nelle prossime ore - ha comunicato Aipo che si occupa del grande fiume - anche i tratti tra Lombardia ed Emilia saranno interessati da un incremento dei livelli col superamento della soglia di criticità ordinaria".

Manuela Marziani