Sfollati per l'incendio a Tavazzano, aiuti anche dalle zone terremotate di Amatrice

Scambi di solidarietà: una donna riceve una mano dalle persone che aveva aiutato, dopo il sisma in Centro Italia

Gli uomini della Protezione civile fuori dalle abitazioni interessate dall’incendio

Gli uomini della Protezione civile fuori dalle abitazioni interessate dall’incendio

Tavazzano (Lodi), 17 febbraio 2019 - "Sabato mattina mia sorella Ramona stava per mettersi in viaggio con me alla volta di Amatrice per portare un carico di libri, per una nuova biblioteca, e di detersivi a coloro che, dopo il terremoto, risiedono nelle casette provvisorie e non hanno negozi vicini. Invece, venerdì 8 febbraio, il pomeriggio prima, la sua casa è stata distrutta dal rogo che ha interessato 6 villette a schiera in vicolo S. Maria, alla frazione Modignano di Tavazzano. Ed abbiamo dovuto rinviare il viaggio. Subito i terremotati di Camporotondo di Fiastrone, nelle Marche, che dal 2016 abbiamo aiutato dal Lodigiano con l’associazione ‘Operazione ricominciamo’ hanno deciso di ricambiare avviando la raccolta fondi ‘Casa Ramona’ (info nella pagina FB Operazione Ricominciamo, 1.359 membri)".

A raccontare questa storia di scambi di solidarietà è Vanes Moro, residente nella vicina Casalmaiocco, presidente dell’associazione, tra i fondatori, con Ramona, dell’associazione benefica: "In questi giorni Ramona, con la figlia di 10 anni, è ospite di nostra mamma a Dresano. Ma stiamo cercando una sistemazione più adeguata - spiega -. La sua casa, essendo sotto il comignolo dove si è sviluppato l’incendio, è quella che ha subito più danni di tutte. Venerdì sera era riuscita a portare via qualcosa. Il resto avrebbe dovuto prenderlo il giorno dopo. Ma sabato verso le 4 del mattino delle fiamme hanno ripreso vigore da un materasso, bruciando quel che era rimasto. In pratica ha subito due incendi. Comunque l’esperienza fatta in questi anni coi terremotati ci è stata d’aiuto: abbiamo conosciuto persone che hanno perso tutto, non solo la casa ma anche persone care, eppure sono ripartite. Lo stesso cercheremo di fare qua, dove i danni sono solo materali. Ci si focalizza su ciò che è rimasto e non su ciò che si è perso".

I fratelli Moro, tramite ‘Operazione Ricominciamo’, si sono smepre mossi contattando i terremotati in loco, portando beni su richiesta, ad esempio scarpe e giacche con taglie specifiche, oppure organizzando nel Lodigiano dei mercatini coi prodotti della zona di Amatrice, per sostenere l’economia di quei luoghi. Di recente erano partiti dal Lodigiano anche per aiutare i pescatori liguri danneggiati dalla mareggiata a Rapallo. Ora è partita la solidarietà al contrario. Che va ad aggiungersi a quella tra i tavazzanesi. "Sono tante le associazioni, i gruppi locali, che si stanno muovendo su piani diversi, chi per aiutare le famiglie rimaste senza casa, chi in maniera specifica i bambini", spiega l’assessora Alessandra Gobbi. È stato deciso così di creare un coordinamento che si presenterà, in modo unitario, mercoledì sera.