Tavazzano, spara per gelosia: guardia giurata uccide il cugino

L'omicidio sarebbe maturato nel contesto di una rivalità per una donna

Volanti della polizia

Volanti della polizia

Tavazzano (Lodi), 11 agosto 2019 - Sarebbe stata la gelosia ad armare la mano a una guardia giurata, Sebastian Ganci, che ieri sera a Tavazzano, in provincia di Lodi, ha ucciso il cugino, il 29enne Amato Di Paola. Ganci, da quanto è stato riferito, è stato fermato a Milano dalle volanti della polizia, sotto casa della sorella, la quale aveva chiamato il 112 spiegando che il fratello aveva fatto "una cazzata". La vittima era di Cerignola (Foggia) e il motivo del gesto pare sia legato alla rivalità dei due nei confronti di una ragazza di origini rumene.

Secondo le prime ricostruzioni, l'omicidio sarebbe avvenuto attorno alle 6 di questa mattina nell'abitazione del presunto assassino, dopo una violenta lite scoppiata per gelosia nei confronti della 17enne, che avrebbe avuto una relazione con Di Paola. Durante la discussione il vigilantes avrebbe impugnato la sua pistola, uccidendo il cugino con diversi colpi. ù

Da qualche giorno Ganci stava ospitando a casa sua, Di Paola e la ragazza. Ed è proprio con lei che la guardia giurata sarebbe fuggita a bordo della sua auto poco dopo l'omicidio. La minorenne, terrorizzata per l'accaduto, avrebbe poi chiesto di essere lasciata nella stazione di servizio di Somaglia, con l'intento di avvertire le forze dell'ordime. Ma è stata, invece, la sorella di Ganci, dopo aver saputo da lui della tragedia, ad avvertire la polizia e a chiamare il 118 per soccorrere il cugino, ormai senza vita, nell'appartamento di Tavazzano.  

Per chiarire la dinamica del fatto e per approfondire il movente, sono in corso le indagini di carabinieri e polizia, coordinati dalla procura di Lodi.