Lodi, il Tar blocca il nuovo supermercato

Bocciato dai giudici il Piano integrato di intervento approvato dall’ex Amministrazione comunale

Fermato dai giudici amministrativi l’insediamento di un’Esselunga nell’area dell’ex Consor

Fermato dai giudici amministrativi l’insediamento di un’Esselunga nell’area dell’ex Consor

Lodi, 21 giugno 2022 - La sentenza del Tar cancella il Piano integrato di intervento, bandiera della Giunta di centrodestra guidata da Sara Casanova, riguardante l’insediamento di un supermercato Esselunga nell’area dismessa dell’ex Consorzio Agrario, tra la stazione e il centro storico. La decisione del Tribunale amministrativo, che ha unificato e accolto tutti i ricorsi (di Coop, del 2020, di Legambiente e del Comitato Lodi Vivibile, del 2021), attesa il 3 maggio, è stata pubblicata ieri. Tra le motivazioni principali la mancata Valutazione ambientale strategica (Vas), per un intervento così invasivo, con magazzino di stoccaggio e camion, nel quartiere . Ma se alcuni o ppositori esultano, il neo sindaco Andrea Furegato, prima all’opposizione come consigliere, è più cauto.

"Gli atti del Comune sono stati illegittimi e avevamo ragione a chiedere la Vas e di non tagliare i tigli in viale Dante – afferma Andrea Poggio di Legambiente – Una vittoria per Lodi e per tutte le associazioni e consiglieri comunali che si sono battuti per anni con proposte e idee alternative"."La pesante sentenza del Tar – afferma Stefano Caserini, di 110& Lodi, ora consigliere di maggioranza con Furegato – non stupisce chi ha contrastato questa sciagurata operazione urbanistica, mostrando i tanti problemi che avrebbe dato alla città oltre agli aspetti illegittimi dell’iter di approvazione. Questa sentenza mette la parola fine a un equivoco durato tre anni, secondo cui bastano quattro studi mal fatti e contraddittori per proporre operazioni urbanistiche in variante al Pgt dannose per la città".

Ma per Furegato non c’è la parola fine: "Le scelte fatte dalla precedente Amministrazione non erano del tutto soddisfacenti e il dato di realtà con cui ora dobbiamo confrontarci è che su questo Piano è arrivato un severo giudizio da parte del Tar". Furegato si dice convinto di poter coniugare le "legittime aspettative" degli investitori, quelle dei "consumatori" e gli "obiettivi di interesse pubblico". Il neo sindaco, riservandosi di valutare la sentenza sul piano tecnico-legale, prende atto che "l’effetto immediato è che priva, di fatto, del necessario strumento di attuazione la previsione di recupero dell’area". Il sindaco Pd, in carica da una settimana, intende "tutelare l’interesse pubblico in tutti i suoi aspetti, tra cui spicca l’obiettivo di non lasciare abbandonata un’area così strategica, oltre all’interesse legittimo del privato che ha investito, sviluppando un progetto che migliori un pezzo pregiato della città e non lo peggiori, come magari si rischiava".