
L’intervento del professor Silvio Garattini nell’aula magna del liceo Verri
In un’aula magna del liceo Verri gremita è stato presentato e davanti all’ospite d’onore Silvio Garattini, il 96enne fondatore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri”, ieri mattina il “Piano della salute locale 2025”, documento che delinea una mappatura a 360 gradi della domanda di salute del Lodigiano. I contenuti sono il frutto di oltre otto mesi di lavoro dell’Organismo di promozione e tutela della salute, fondato l’anno scorso, guidato dalla consigliera comunale con delega alla Sanità Silvana Cesani e composto da oltre 40 membri, tra cui singoli cittadini, associazioni, sindacati e fondazioni. Il Piano si compone di oltre cento pagine "un percorso complesso iniziato nel 2022, con l’avvio del nostro mandato e che stamattina taglia un traguardo importante" ha detto il sindaco di Lodi Andrea Furegato. "Vediamo qui lo stato della salute e delle strutture ora, a cinque anni dalla pandemia – ha aggiunto –. Il Piano è uno strumento utile per comprendere come correggere il nostro sistema di welfare e poter fare un dibattito su questi argomenti con dati rigorosi". Anche Guido Grignaffini, direttore generale di Asst Lodi, si è congratulato per il lavoro. "Ci siamo confrontati spesso sui dati e si è ottenuto così un risultato importante, che analizza tutti i temi della salute, della sanità e delle case di comunità – ha detto –. Su quest’ultima annuncio che dal primo aprile si apre il Punto unico d’accesso per la Casa della comunità, sarà in via Fissiraga". La consigliera Cesani ha poi riassunto i principali elementi del Piano: "Il primo argomento importante trattato é l’analisi dei ricoveri ospedalieri coi numeri di prestazioni specialistiche, indicatori importanti sullo stato di salute della popolazione e sulla capacità del sistema sanitario di rispondere. Nella provincia di Lodi ci sono stati 27.779 ricoveri nel 2019, 25.808 nel 2022 e 26.843 nel 2023 (nel 2020 e 2021 con il Covid i dati non potevano essere significativi). In questi tre anni ci sono state in media 3 milioni e mezzo di prestazioni ambulatoriali. È drammatico invece il tema dei tempi d’attesa, ancora troppo lunghi, come da tenere sotto controllo è l’aumento di richieste di prestazioni ai privati". Tema importante del Piano è la prevenzione. Qui è intervenuto il professor Garattini. "La medicina si occupa delle cure, ma i costi così alti e le liste d’attesa così lunghe non ci sarebbero se la prevenzione fosse il primo pensiero di tutti – ha affermato –. Con una vita sana, senza fumo e alcool, per esempio, diminuirebbe il numero di malati. L’idea che le malattie piovano dal cielo è portata avanti dal mercato, che per ingrandirsi non deve far capire alle persone che, la maggioranza delle patologie, tumori comprese, sono evitabili". La proposta del piano è infatti di operare contro i tumori puntando sulla prevenzione, promuovendo campagne di informazione per migliorare gli stili di vita.