Spaccata nella farmacia. Usa un chiusino come ariete. Razziati i soldi dalla cassa

I titolari: quando abbiamo aperto ci siamo trovati come di fronte a un terremoto. L’impianto di allarme è suonato e ha messo in fuga la banda. "Un risveglio terribile".

Spaccata nella farmacia. Usa un chiusino come ariete. Razziati i soldi dalla cassa

Spaccata nella farmacia. Usa un chiusino come ariete. Razziati i soldi dalla cassa

Vetrata divelta, scaffali e merce buttati ovunque, confezioni rotte di medicinali che hanno sporcato arredi e pavimento, registratore di cassa aperto e cavi elettrici e dei terminali staccati. È il devastante scenario, la cui conta dei danni è ancora in corso, che si sono trovati davanti i titolari della farmacia Botti di Brembio ieri mattina alle 5. Terribile risveglio, infatti, per i proprietari della rivendita di farmaci in via Gramsci 13 (all’angolo con la centralissima piazza Matteotti). I soliti ignoti, certamente più di una persona, hanno messo nel mirino la farmacia e prima dell’alba, ne hanno sfondato la grata esterna con un tombino. Tutto per farsi largo rapidamente e ripresi dalle telecamere. Per la spaccata, è stata usata, come “ariete”, la grata in ghisa di un chiusino che si trovava di fronte alla farmacia. La spessa vetrata colpita ha quindi ceduto.

I razziatori hanno dovuto agire molto alla svelta perché l’impianto d’allarme ha segnalato immediatamente la sgradita intrusione e attivato proprietari e forze dell’ordine. Sono stati rubati pochi soldi dal fondo cassa. "Ci siamo trovati come di fronte a un terremoto" hanno spiegato la dottoressa Botti, il marito e i collaboratori, agli avventori, mentre venivano subito ripristinate e garantite varie attività della farmacia e arrivavano i carabinieri per i rilievi. È in corso anche l’inventario dei medicinali e di quanto trovato deteriorato. Tutto per poter ripristinare quanto mancante. Fortunatamente non è stato toccato l’armadio dei medicinali speciali, quelli soggetti alla regolamentazione di Legge, ma il danno è stato comunque grande. Ora gli inquirenti indagano sull’accaduto.