Si pagava per cantieri già finiti. Bollette dell’energia elettrica. Soldi “regalati“ dal Comune

La scoperta con il cambio di gestore. Persi anche trentamila euro al mese per anni

Si pagava per cantieri già finiti. Bollette dell’energia elettrica. Soldi “regalati“ dal Comune

Si pagava per cantieri già finiti. Bollette dell’energia elettrica. Soldi “regalati“ dal Comune

I cantieri per il rifacimento di piazze e strade del centro storico erano terminati da anni, ma, per il servizio elettrico, era come se i lavori fossero ancora attivi. Il Comune, suo malgrado ignaro, continuava a pagare tariffe forfait così come avviene quando si installa un cantiere di un’opera pubblica. Cifre esorbitanti, anche 30mila euro al mese. Purtroppo la questione è emersa solo in queste ultime settimane quando in città è iniziata la “rivoluzione“ illuminotecnica per gli impianti di illuminazione con la nuova società, che ha vinto il bando, la quale inizierà a breve la sostituzione di tutti i punti luce a tecnologia led. Per cercare di fare chiarezza sulla problematica, l’esecutivo ha dato mandato ad una società di assistere l’ente pubblico a livello tecnico amministrativo: l’idea è infatti è di contabilizzare l’energia elettrica non sottesa a contatori ma in capo a Pod, cioè punto di fornitura, a forfait, appunto.

"Purtroppo questa anomalia l’abbiamo scoperta solo a scadenza della convenzione con il gestore elettrico. Prima non si vedevano le differenze in quanto finiva tutto nel canone da pagare" ha ribadito il sindaco, Francesco Passerini. Le bollette stratosferiche sono “limitate“ al centro storico, soprattutto piazza Cairoli, e ai lavori di ripavimentazione delle vie limitrofe, ma sicuramente è stata una brutta sorpresa per il Comune che ora, appunto, intende risolvere il caso il più celermente possibile. Già il fatto che l’anomalia sia stata scoperta, fa tirare un sospiro di sollievo all’amministrazione municipale che non dovrà più pagare bollette alle stelle. Ed inoltre, sta cercando di capire se, in qualche modo, possa ricevere indietro a titolo risarcitorio parte delle risorse corrisposte negli ultimi anni.

Mario Borra