Lancio di sassi sull'A1, Francesco soccorritore per caso: "Ho subito aiutato i feriti"

Il 64enne era alla guida di un’ambulanza da portare in dono vicino Salerno colpita dal 22enne che ha seminato terrore sull'autostrada

Milano - ​Il vetro del parabrezza sfondato e il cuore in gola. In balìa del 22enne egiziano El Sayed Mohamed Abdel Hamid Mod Donia (poi arrestato) che venerdì mattina ha lanciato sassi sull’A1 fra Lodi e Casalpusterlengo c’era anche Francesco Tambasco, di 64 anni, del consiglio di amministrazione del servizio ambulanze Mediolanum Soccorso onlus, soccorritore volontario da 40 anni, in missione alla guida di un’ambulanza da portare in dono ai “colleghi” della Misericordia di Pisciotta, comune della provincia di Salerno e suo paese natale.

"Un masso ha colpito anche il mio parabrezza, sfondandolo. Non ho perso il controllo ma il momento del botto è stato tremendo, non sapevo cosa pensare. Poi mi sono accorto del ragazzo che lanciava pietre e cartelli stradali. Tutti gli automobilisti erano paralizzati. Così per 10 minuti".

Momenti di terrore puro. Poi, "appena ho avuto modo di scendere, mi sono dato da fare per soccorrere i feriti". Prima che arrivassero i mezzi inviati da Areu. Tambasco ha medicato subito la deputata leghista Claudia Gobbato, che viaggiava insieme alla famiglia "e che era nell’auto davanti a me", dolorante per una piccola ferita al viso e problemi a un occhio a causa delle schegge di vetro schizzate nell’abitacolo. "L’uomo che lanciava le pietre – ha raccontato la deputata – era in mezzo al guardrail in piedi in evidente stato di alterazione. Ci siamo accorti che anche altre auto erano state colpite e anche un’ambulanza". Quella guidata da Tambasco, che si trovava a sua volta in viaggio diretto a Pisciotta. "La signora Gobbato aveva il viso insanguinato e l’ho medicata, mettendo poi una garza".

«Per fortuna – riflette il volontario – nessuna delle persone alla guida è stata colpita alla testa: sarebbe stato un disastro se qualcuno avesse perso il controllo, andando a cozzare contro altri veicoli o un guardrail. Si è sfiorata la strage". Dopo è tornato a Milano per far sostituire il parabrezza sfondato. "Il danno è stato riparato a spese della Mediolanum Soccorso: in questi casi, purtroppo, nessuno se ne fa carico".

Poi si è rimesso in viaggio, compiendo la missione: l’ambulanza è stata consegnata sabato. "Questo grande gesto – commenta Aniello Marsicano, medico rianimatore, presidente della Misericordia di Pisciotta – è motivo di orgoglio e ci stimola a una sempre maggiore attenzione alle esigenze di questa nostra remota comunità. Remota per la distanza del nostro piccolo comune dal presidio ospedaliero. Grazie a Francesco Tambasco, grazie a Mediolanum soccorso e al suo presidente Riccardo Matteo Caselli".