
Marco Mizzi, 25 anni, ha denunciato il disservizio (Cavalleri)
Montanaso Lombardo, 31 ottobre 2016 - "I pullman sostitutivi promessi da Trenord, per la tratta Melegnano-Lodi non erano affidabili, in tanti sono rimasti appiedati". E’ la testimonianza di Marco Mizzi, 25enne di Montanaso, che sabato sera è rimasto a piedi a Melegnano e per tornare a casa alla fine ha dovuto farsi andare a prendere dal padre. "Non è la prima volta che i pullman sostitutivi dei treni, annunciati da Ferrovie dello Stato, non passano da Melegnano a Lodi e questa volta siamo rimasti appiedati in cinque – racconta -. E i carabinieri ci hanno risposto di chiamare un taxi e chiedere il rimborso a Trenord. Noi però non abbiamo trovato nemmeno quel passaggio e così si è dovuto disturbare papà che è venuto a prenderci". Le Ferrovie dello Stato, nei giorni scorsi, avevano annunciato, per il periodo compreso tra il 21 e il 31 ottobre, lavori sulla linea Milano-Piacenza e precisamente a Tavazzano. Nelle ore serali e notturne erano stati comunicati cambi di orario dei treni e, in alcuni casi, soppressioni con servizio sostituito da pullman.
"Ma qualcosa non ha funzionato" riferiscono i viaggiatori. "Anche la domenica precedente ero rimasto a piedi: l’ultimo treno arriva a Melegnano a mezzanotte e 16 minuti mentre il pullman sostitutivo teoricamente doveva arrivare alla pensilina melegnanese di viale della Repubblica a mezzanotte e 24 ma non si è visto. Il tabellone non diceva nulla perché mostra solo gli annunci dei treni riguardanti la stazione, così come l’altoparlante" affonda Mizzi. "Su internet – prosegue – Trenord indica, come numero di autobus in questione, il MI917 che invece non si è visto. Due donne si sono persino messe a fare l’autostop e alla fine una è tornata con noi e mio papà perché anche i taxi rispondevano che a quell’ora non erano disponibili. Ce n’erano solo da Milano ma volevano 60 euro per portarci fino a Lodi. Invece ai numeri di telefono di Trenord non c’era nessuno disponibile a quell’ora. Neppure la polizia ferroviaria rispondeva. I carabinieri ci hanno consigliato di stare attenti alla strada per evitare investimenti: ci hanno quindi lasciato in pericolo. Farò una nuova contestazione sul sito Trenord perché, anche in altri orari, al centralino non risponde nessuno". Ieri in serata Trenord si è fatta viva e ha affermato che "c’è stata la conferma dell’effettuazione del servizio in questione da parte della ditta che effettua i trasporti con gli autobus". Di certo, se così è stato, il sistema non ha funzionato bene.