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Politiche in difesa delle fasce deboli: è patto con i sindacati

Il Comune di Codogno e le organizzazioni sindacali dei pensionati hanno siglato un verbale di intenti per sviluppare un'azione comune per affrontare la crisi economica e sociale del Lodigiano. Il bilancio prevede 1,3 milioni di euro per sostenere politiche positive per lavoro, casa e servizi socio-sanitari.

Politiche in difesa delle fasce deboli, è patto con i sindacati

Patto tra il Comune di Codogno e i sindacati dei pensionati. "Ci hanno “promossi“ per l’impegno rivolto al sociale – dice la Giunta –. Abbiamo messo a bilancio 1,3 milioni, adeguandoci al periodo di difficoltà, ma rafforzeremo ancora le politiche positive per lavoro, casa e servizi socio-sanitari per i fragili, integrandoli con i nascenti distretti socio-sanitari". È l’accordo stabilito (siglando un verbale di intenti in Municipio) tra il Comune, rappresentato dal sindaco Francesco Passerini, dalla vice Raffaella Novati e dall’assessore al Bilancio Elena Ardemagni e le organizzazioni sindacali dei pensionati: per la Spi cgil c’erano Salvatore Panella e Antonio Piccoli, per la Cgil Lodi Guido Scarpino, per Fnp Cisl Claudio Lunghi e per Uilp Uil Maurizio Sgarro. Il patto nasce per sviluppare un’azione comune per affrontare il contesto sociale ed economico che, nel Lodigiano, risente ancora della pandemia. Cui si è aggiunta la crisi inflazionistica. In città, del mantenimento dell’esenzione Irpef fino a 20mila euro di reddito introdotta nel 2022, beneficiano in 5.400. P.A.