Le immagini delle telecamere del quartiere Villaggio San Biagio saranno vagliate nei minimi dettagli per cercare di capire chi può essere stato a far scoppiare un piccolo ordigno rudimentale vicino ad una delle vetrate, mandandole in frantumi, del ristorante pizzeria Astoria nella serata di lunedì. Gli inquirenti dunque sono a caccia di uno o più sconosciuti e non escludono nulla lasciando aperte tutte le piste investigative, almeno al momento: ieri hanno chiesto di poter accedere al server del comando di Polizia Locale dove sono conservati i "frame" degli occhi elettronici della vicina viale dei Mille (in viale San Biagio non ci sono telecamere) ma è stata fatta una cernita anche su tutti gli eventuali occhi elettronici di case private e negozi. D’altronde non esisterebbe alcun testimone oculare né vi sarebbero vicini di casa (sono stati ascoltati soprattutto quelli sopra il locale) che abbiano notato persone in fuga. E dunque gli occhi elettronici resterebbero gli unici strumenti utili. Il tentativo di furto andato male, secondo i carabinieri, resta in fondo alla lista delle ipotesi. Rimane in piedi l’atto vandalico fine a se stesso o l’intimidazione anche se il proprietario del locale, Andrea Bianchini ribadisce di non aver mai subito minacce di alcun genere.
I reperti trovati sul posto dalla Scientifica non sarebbero un gran che: tra la miriade di vetri rotti finiti all’esterno del locale, sulla veranda, sono stati trovati piccoli pezzi di nastro americano di colore grigio, usato come isolante, ed almeno un qualcosa di simile ad un oggetto di forma cilindrica. Potrebbe essere stato un ordigno rudimentale formato da alcuni grossi petardi legati tra di loro? Può darsi, fanno trapelare gli inquirenti, e la circostanza potrebbe essere compatibile con l’enorme boato sentito distintamente dagli abitanti di tutto il quartiere e pure dalle vicine Triulza e Retegno. Rinvenuti, sulla strada, anche un paio di guanti da lavoro, probabilmente gettati dallo sconosciuto in fuga dopo il lancio della "bomba".
Mario Borra