Lodi, la mossa di Forza Italia: "Così risaneremo le casse del Parco tecnologico padano"

Claudio Pedrazzini presenta un emendamento alla legge di Bilancio

La sede del Parco tecnologico padano

La sede del Parco tecnologico padano

Lodi, 21 novembre 2018 - Una mano potrebbe arrivare da Roma. Per risanare le casse del Parco tecnologico padano di Lodi e rilanciare il centro di ricerca specializzato nel settore agroalimentare sono necessari 14 milioni. Il progetto presentato in estate al cda dalla nuova guida leghista dell’ente prevede la creazione di una nuova società, sostenuta da un finanziamento straordinario di 3,5 milioni da parte di Regione Lombardia (l’incontro tra Casanova e il vicesegretario generale di Regione Lombardia Pier Attilio Superti è di pochi giorni fa).

Ma non basta. Per questo il deputato di FI Claudio Pedrazzini ha presentato alla Camera un emendamento alla legge di Bilancio per chiedere al Governo di stanziare per il Ptp di via Einstein nel 2019 circa 10 milioni di soldi pubblici. «Grazie ai suoi programmi di ricerca e alle core facilities, il Ptp offre servizi alle aziende che vedono nell’innovazione uno strumento di competitività e supporta la nascita di nuove imprese – spiega Pedrazzini – Per questo ho depositato l’emendamento per sostenere un’eccellenza del territorio funzionale allo sviluppo».

Un'altra soluzione seguita dalla Fondazione del Parco potrebbe essere il Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria). L’ente nazionale dovrebbe rilevare l’immobile del Parco per dare un po’ di respiro all’attività della ricerca. La trattativa finora non ha portato a sostanziali novità. Il piano di salvataggio prevede inoltre che il Crea si trasferisca all’interno del Parco dal secondo semestre 2019. Il Tecnoparco ha debiti con quattro istituti bancari: 6 milioni con Banco Bpm (5 milioni mutuo e 1 milione cassa); 5 con Intesa Sanpaolo (4 mutuo e 1 cassa); 900mila euro con Bcc Centropadana (cassa); 600mila con Bcc Laudense (cassa). Una cosa è certa: il tempo stringe perché il Parco dovrà chiudere il bilancio entro il 31 dicembre.