di Mario Borra
Il paese non è stato mai in fermento come in questi ultimi mesi. L’ultima questione scottante è la prossima costruzione dell’asilo nido in via Iseo, circostanza che alcuni residenti hanno contestato tanto da sottoscrivere una petizione con una cinquantina di firme consegnata ieri mattina in municipio al sindaco Dante Sguazzi. I residenti, sostanzialmente, sono preoccupati del fatto che una nuova struttura in quel punto cambierebbe la viabilità, il traffico potrebbe aumentare e la zona è priva di posteggi e non ci sono marciapiedi. Oltre al fatto che l’oasi verde scomparirebbe. L’asilo sorgerà in una superficie di 800 metri quadrati, ora riservata a verde appunto, vicino ad un posteggio altrettanto grande e utilizzato pochissimo: il progetto ha ricevuto fondi dal Pnrr per oltre 752 mila euro e la nuova struttura avrà circa trenta posti per altrettanti piccoli utenti. Ma questo fronte aperto è solo l’ultimo ormai di una lunga serie: dapprima il nodo del castello Trecchi, acquisito all’asta da un’immobiliare per un milione 370mila euro, aveva fatto nascere, alcuni mesi fa, un comitato ad hoc che aveva chiesto a gran voce che il Comune esercitasse il diritto di prelazione: dopo assemblee, comunicati, polemiche, la maggioranza aveva deciso, in un Consiglio comunale affollato, di non voler esercitare il riscatto per non aggravare il bilancio di un peso economico oltremodo consistente. Poi un altro comitato è sorto recentemente per dire all’impianto di biometano in località cascina Nuova per il quale la Provincia di Lodi ha sostanzialmente acceso disco verde.
Il gruppo di cittadini ha promesso battaglia con striscioni, mobilitazioni e cortei mentre il comune ha ricordato di essere stato fin dall’inizio della procedura contrario all’insediamento. Ma la contrapposizione riguarda anche il prossimo 25 aprile dopo che l’esecutivo, l’anno scorso, aveva di fatto vietato il comizio durante le iniziative della Festa della Liberazione. La circostanza aveva mandato su tutte le furie l’Anpi che si è rivolto al Prefetto il quale, recentemente, ha chiesto alle parti di trovare un accordo per un 25 Aprile condiviso. Un punto di incontro dovrebbe essere siglato tra le parti l’inizio della prossima settimana.