
La Wolkswagen Golf in cui è stato ritrovato il corpo di Roberto Bolzoni
Lodi – Roberto Bolzoni è morto lì, nell’auto in cui il suo corpo senza vita è stato trovato martedì 18 febbraio. La Volkswagen, di proprietà del sessantenne, era parcheggiata in viale Omegna, alla periferia di Lodi. Quell’area, adesso, è diventata la “scena primaria” di quello che ormai sembra essere a tutti gli effetti un omicidio: a confermarlo sarebbero le ferite sul volto e sul collo, compatibili con delle coltellate inferte usando una lama di piccole dimensioni.
“Lui è morto sicuramente nella macchina. Non è che l’hanno messo poi nella macchina: lo si evince da come era posizionato”, ha spiegato la procuratrice Laura Pedio. Se mercoledì la perlustrazione degli inquirenti ha riguardato principalmente l’area intorno all’automobile, ora si cercano tracce biologiche e prove fisiche nell’intero parcheggio di via Omegna, che conta quasi 150 posti auto.

Ora che non ci sono dubbi che la morte sia avvenuta lì e non altrove, la zona è stata transennata con il nastro e sottoposto ai rilievi della scientifica. Nel frattempo, sono state smentite le ipotesi sul coltello ritrovato all’interno dell’auto: “Non si tratta dell’arma con cui Bolzoni sarebbe stato colpito”, ha dichiarato Pedio.
Gli investigatori stanno anche cercando il cellulare della vittima. “L’ultima cella telefonica lo aveva collocato nelle vicinanze della Cascina Codazza”, cioè a circa 15 chilometri dal punto in cui è stato trovato il cadavere.