Missionari al posto dei preti al Santuario di Caravaggio

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Sempre meno sacerdoti ed ecco che in città sbarca una comunità di missionari che reggerà il santuario dedicato alla Madonna di Caravaggio, edificato ai bordi di viale Manzoni nel luogo dove esisteva una cappellina con l’immagine della “Presentazione di Maria Vergine al Tempio “ (XII secolo) e una delle chiese più amate dai codognesi. Si tratta di una delle prime esperienze in tal senso nella diocesi di Lodi e, il prossimo mese di ottobre, avverrà ufficialmente l’ insediamento: si tratta dei religiosi della Compagnia di Maria, i cosiddetti padri Monfortani, istituto fondato nel 1700 da San Luigi Maria Grignion di Montfort.

Saranno in due, almeno inizialmente, padre Orazio Rossi e Padre Fabio Locatelli, che si stabiliranno nell’appartamento vicino alla sagrestia attualmente abitato da don Luca Grazzani che invece è stato assegnato alla comunità di Fombio e Retegno anche se rimarrà comunque a disposizione della parrocchia codognese per eventuali richieste o incombenze pastorali. I Monfortani sono presenti come missionari in trenta paesi del mondo e la loro regola è improntata sugli ideali di povertà evangelica, distacco dal mondo, carità verso i più deboli, obbedienza e una spiritualità apostolica e mariana.

La città di Codogno, nella sua storia, ha visto sempre la presenza del clero regolare, cioè coloro che seguono la regola dei loro fondatori, ma da secoli non vedeva più la presenza di una comunità religiosa non secolare.

M.B.