Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza scrive alla Regione: "Vogliamo lo stato di calamità". La lettera firmata dal presidente Francesco Pacchiarini (nella foto) è rivolta ad Alessandro Beduschi, assessore lombardo all’Agricoltura. "Dopo il continuo maltempo e le conseguenti difficoltà, chiediamo lo stato di calamità per le aziende agricole interprovinciali, gravemente colpite dal meteo sfavorevole e perdurante – precisa la missiva – Impossibile fare una mappatura, serve un provvedimento generalizzato, le aziende sono compromesse ovunque. Siamo molto preoccupati. L’eccesso di pioggia e la persistenza da due mesi di fenomeni meteo avversi hanno danneggiato duramente sia le colture autunno-vernine già in campo sia quelle appena seminate".
Prosegue la lettera: "In moltissimi casi non si è nemmeno potuto procedere con le semine, perché la brevità delle pause tra un evento piovoso e l’altro non consente le lavorazioni, né è fattibile la raccolta degli erbai e, di conseguenza, la coltivazione dei secondi raccolti. E anche dove la semina è riuscita, mais, riso, sorgo e soia scontano un ritardo di vegetazione. Molte aziende subiranno la perdita totale dei raccolti dell’intera annata".
Nessun campo sembra salvo. "Il danno è pesante sia per le aziende cerealicole sia per quelle zootecniche, che hanno subìto la perdita dei foraggi. Gli imprenditori si trovano nell’impossibilità di ottemperare agli obblighi assunti nell’ambito delle domande presentate per accedere al Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo rurale. Chiediamo quindi anche le deroghe agli impegni relativi alla Politica agricola comune e allo Sviluppo rurale".
Paola Arensi