PAOLA ARENSI
Cronaca

Lodigiani strozzati dai debiti, l’allarme: “Colpa del costo del denaro”

Preoccupazione anche nel Cremonese e nel Pavese. Il dirigente Fabi Ettore Fabi sottolinea la sofferenza economica delle famiglie

Ettore Necchi dirigente nazionale di Lodi della Fabi

Lodi, 24 ottobre 2023 – Aumenta il costo del denaro, clienti “strozzati” da rate troppo alte e addetti del recupero crediti incalzanti, è allarme. La Federazione autonoma bancari italiani focalizza l’attenzione su un dramma sociale che sta colpendo le famiglie e di conseguenza, ricade sugli istituti di credito. Ci sono infatti segnali di gravi sofferenze economiche, nel Lodigiano, come nel Pavese, nel Cremonese e nel resto d’Italia, descritte da Ettore Necchi, dirigente nazionale della Fabi. Il dirigente sposa e rilancia, anche a livello locale, la preoccupazione del segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.

“Negli ultimi cinque mesi, da aprile ad agosto, le sofferenze bancarie legate ai cittadini italiani sono aumentate di 600 milioni di euro, passando da 9,3 miliardi a 9,9 miliardi con una crescita attorno al 6,5%. Dal nostro osservatorio privilegiato, in tutti gli istituti di credito del Paese, registriamo segnali di enorme disagio. Sofferenza che è prima di tutto economica, ma poi anche sociale".

Nel Lodigiano, ad esempio, per il repentino aumento del costo del denaro, deciso dalla Banca centrale europea, che ha portato il tasso base da zero a 4,5% , in appena 14 mesi, con 10 rialzi, le famiglie sono in ginocchio. “La politica monetaria della Bce ha avuto un impatto fortissimo sul mercato dei mutui, in particolare quelli a tasso variabile, che corrispondono a un terzo del totale, ovvero 140 miliardi, su complessivi 425 miliardi, con le rate mensili cresciute del 70-80% – dettaglia Necchi e insiste –. Le famiglie sono indebitate, soprattutto per l'inflazione e il caro mutuo. Quelli che avevano i mutui prima a tasso fisso sono stati fortunati. Chi negozia il mutuo ora, invece, ha il tasso variabile a 5.75 e quello fisso a 5.25”.

I mutui

Secondo le elaborazioni della Federazione autonoma bancari di Lodi, sulle statistiche della Banca d’Italia, a marzo 2023 i prestiti riferiti alle famiglie erogati a Lodi, in milioni di euro, sono stati 2696, di cui 1790 a tasso fisso e 906 a tasso variabile; 5563 a Pavia, di cui 3694 a tasso fisso e 1869 variabile e 3501 a Cremona, di cui 2325 fisso e 1176 variabile.

Lodi

Le sofferenze delle famiglie lodigiane, sempre riferite a marzo 2023 e in milioni di euro, a Lodi erano 3,2 credito al consumo, 12,7 i mutui, 5,7 altri prestiti, per un totale di 21,7. Le inadempienze probabili credito 4,2 al consumo, 14, 6 i mutui, 7,7 altri prestiti, per un totale di 26,4. Le rate scadute 3,1 credito al consumo, 2,6 i mutui, 0,9 altri prestiti, per un totale di 6,6. In totale le inadempienze del credito al consumo erano 10,5, più 29,9 i mutui, 14,3 altri prestiti, per un totale di 54,7.

Pavia

Le sofferenze delle famiglie pavesi riferite a marzo 2023 erano 6,7 milioni di euro di credito al consumo, 26,3 i mutui, 11,8 altri prestiti, per un totale di 44,8. Le inadempienze probabili 8,6 credito al consumo, 30,1 i mutui, 15,8 altri prestiti, per un totale di 54,6. Le rate scadute 6,4 milioni per il credito al consumo, 5,3 per i mutui, 2 di altri prestiti, per un totale di 13,6 milioni. In totale le inadempienze del credito al consumo erano 21,7, cui si sommano 61,7 i mutui, 29,6 altri prestiti, per un totale di 113 milioni di euro.

Cremona

Infine le sofferenze delle famiglie cremonesi, riferite a marzo 2023 erano 4,2 milioni di euro di credito al consumo, 16,6 i mutui, 7,4 altri prestiti, per un totale di 28,2. Le inadempienze probabili: 5,4 credito al consumo, 18,9 i mutui, 10 altri prestiti, per un totale di 34,3. Le rate scadute: 4 credito al consumo, 3,3 i mutui, 1,2 altri prestiti, per un totale di 8,6. In totale le inadempienze del credito al consumo erano 13,7, cui si sommano 38,8 di mutui, 18,6 di altri prestiti, per un totale di 71,1 milioni di euro.