
di Laura De Benedetti
Dal 21 agosto è possibile entrare coi cani nei parchi anche se sui cartelli di accesso il divieto non è ancora stato tolto. Ma a scatenare reazioni contrastanti è anche il fatto che il nuovo regolamento comunale, approvato dopo manifestazioni di protesta e multe annullate, obbliga i proprietari ad avere con sé dell’acqua per pulire l’urina. "Il mio cane pesa 26 chili, mi devo portare dietro una damigiana? La quantità dipende dalla stazza del cane, dal fatto che sia maschio o femmina. E se voglio stare in giro due ore? Dove posso riempiere una bottiglietta? Di 4 fontanelle qui in centro due, tra cui quella all’Isola Carolina, non funzionano. La fontana a spruzzo sul Passeggio è sempre spenta, l’altra è spesso otturata. Io vengo dal sud e considero Lodi come ‘il profondo nord’, dove si governa senza ascoltare le esigenze della città - è il grido di protesta di Rocco Muratore che gestisce un negozio per animali in corso Roma e fa anche il dog sitter -. Lo stesso vale per l’utilizzo, nei parchi, di un guinzaglio da 1,5 metri: me lo imponi se, al contempo, mi dai più aree cani dove l’animale può correre libero e socializzare. Invece ora, per dare spazio al supermercato, vogliono togliere quella di via Gandini, a ridosso del centro, per farne un’altra in fondo al quartiere Fanfani. Perché non ricavare aree cani recintando uno dei prati sul Passeggio o l’ex campo di rugby all’Isolabella? Non solo. In giro non trovi i distributori di sacchetti per le deiezioni e neppure gli appositi contenitori di raccolta o, quantomeno, i cestini: ti tocca camminare per 10 minuti col sacchetto in mano, sperando di trovare un bidone. Il Comune ha fatto il regolamento solo perché obbligato non per un reale interesse".
"Per me è giusto portare acqua per pulire, lo faccio già per senso civico, ma se il cane sporca davanti ad un negozio o sulla strada, non se la fa su un albero - afferma Cristina Alexandru -. Entrare nei parchi è giusto ma cosa importante è avere un’area vicina, come questa di via Gandini, dove il cane possa correre libero. Alle Fanfani ci dovrei andare in auto". "Io vengo all’area cani di Lodi da Cavenago perché noi non l’abbiamo - spiega Arianna La Monica -. Va bene pulire con l’acqua, a patto che ci sia una fontana". "Non c’è bisogno che il Comune rifaccia i cartelli, basta che metta subito una bella croce sul divieto di ingresso coi cani - affermano Angelo Bocchioli e Carmen Ansi di Amici Animali -. Va bene il nuovo regolamento ma gli obbligi devono esserci tanto per il cittadino quanto per il Comune. Invece mancano distributori di sacchettini, cestini di raccolta deiezioni, aree di sgambamento, fontanelle, che comunque poi sono chiuse da novembre a marzo: l’utente come fa, compra l’acqua al bar?".