di Manuela Marziani
PAVIA
Pochi metri e un decina di punti percentuali separavano ieri il candidato di centrosinistra Michele Lissia e il suo principale competìtor, il civico Alessandro Cantoni. I due comitati elettorali, infatti, si trovavano molto vicini, ma man mano che passavano le ore, nel quartier generale di Lissia i visi erano sempre più sorridenti, dall’altra parte più scuri. Alle 20, quando le sezioni scrutinate erano 61 su 83, il centrosinistra era avanti con il 53,08% e il centrodestra al 44,90%. Un risultato decisamente diverso rispetto al dato nazionale, che ha visto la netta affermazione di FdI. A Pavia invece è il Pd il primo partito e FdI, al momento di andare in stampa, ha registrato un 15%. Poco di più di Forza Italia e Pavia Ideale, la lista cui appartiene Alessandro Cantoni.
"Si prepara a governare la città chi ha criticato e non ha fatto proposte – commenta Cantoni – Vedremo se ci sarà qualcosa di più". Da dopo Andrea Albergati, Pavia non ha più visto riconferme di sindaci, ma sempre alternanze tra coalizioni di centrodestra e di centrosinistra che hanno governato solo per cinque anni. "È facile criticare – aggiunge Cantoni – e Pavia in questa fase ha bisogno di risposte concrete". Risposte che il vincitore Michele Lissia intende fornire già dai prossimi giorni.
"Va bene festeggiare, ma da domani ci si deve mettere al lavoro – promette – Vogliamo coinvolgere tutte le competenze e le energie della città, a partire dai cittadini che si propongono, dalle associazioni che vogliono darci una mano e da ciò che Pavia ha a disposizione. Vogliamo una città più solidale e più coesa, che si faccia carico dei più deboli. Abbiamo la responsabilità di gestire un Comune importante, che ha tante potenzialità". Nei 130 punti di programma, il centrosinistra ha inserito diversi interventi per le periferie, che in molti casi sono dimenticate.
"Sono andato molto in giro in questa campagna elettorale – aggiunge Lissia – Ho compiuto un tour di venti tappe e ho parlato con molte persone, raccogliendo segnalazioni. Partiremo da quelle". Un pensiero di ringraziamento è rivolto dal neo sindaco agli elettori che lo hanno votato: "Spero di ripagare la loro fiducia facendo qualcosa di positivo per la città. Sono molto grato alla coalizione che mi ha sostenuto e non mi ha mai fatto sentire solo bensì un primus inter pares, e così intendo continuare a lavorare".
Nel suo discorso poi un ricordo commosso ad Angelo Rinaldi, candidato di Fratelli d’Italia che domenica è mancato, lasciando un banco vuoto: "Era una grande persona, un amico che ci mancherà". E la sala del Consiglio gli ha tributato un forte applauso.