No, così non va. Troppi disagi e consumo smodato di territorio. L’hanno detto a Raul Saccorotti, incaricato da Rete ferroviarie italiane di ascoltare gli interessati e parlare loro del progetto del raddoppio della linea Cremona-Milano, quattro anni di stop per lavori e adesso stanno raccogliendo firme contro questo tracciato che attraversa Pizzighettone e distrugge chilometri di garage, cortili, orti.
"La nostra è una proposta alternativa – dicono dal comitato – che abbiamo già espresso a Saccorotti. Al di là del pericolo che si ha facendo passare un treno merci a 160 chilometri orari dentro un paese, chiediamo di riflettere sul fatto che per tre chilometri ci saranno espropri che andranno a toccare moltissime pertinenze, abbattendo costruzioni, facendo scomparire cortili e orti. Abbiamo un progetto alternativo che porta il treno al di fuori dell’abitato".
I tempi per il comitato sono strettissimi perché la riunione con Saccorotti era l’ultima. Il progetto presentato non è definitivo e il comitato spera di avere udienza. In ogni caso, la prossima settimana saranno consegnate le firme raccolte. Che non saranno poche.Pgr