PALA ARENSI
Cronaca

Lezione contro il cyberbullismo. La Polizia incontra gli studenti: "Occorre un uso sano del web"

La Questura di Lodi ha avviato un ciclo di conferenze nelle scuole e parrocchie del territorio. Il programma di educazione e prevenzione ha coinvolto anche docenti e genitori degli alunni.

La Questura di Lodi ha avviato un ciclo di conferenze nelle scuole e parrocchie del territorio. Il programma di educazione e prevenzione ha coinvolto anche docenti e genitori degli alunni.

La Questura di Lodi ha avviato un ciclo di conferenze nelle scuole e parrocchie del territorio. Il programma di educazione e prevenzione ha coinvolto anche docenti e genitori degli alunni.

La polizia continua a sensibilizzare i giovani tra i banchi sia sul fenomeno del bullismo che sulla sua variante insidiosa, il cyberbullismo. Lo fa parlando anche di violenza di genere e coinvolgendo adulti e operatori. Come indicato dal dipartimento della Pubblica sicurezza, la divisione Anticrimine ha organizzato una serie di incontri con gli studenti delle scuole lodigiane. Si cerca di aiutarli a comprendere la natura, le cause, le implicazioni e le conseguenze del bullismo in tutte le sue varianti, con un focus specifico su quella virtuale. "Occorre un uso consapevole e sicuro del web, al riparo dai rischi di varia natura che esso cela", ribadiscono dalla Questura. Del resto, spesso gli autori di atti di bullismo traggono forza dalla fallace convinzione che il web garantisca immunità e questo fortifica il loro intento, con un effetto di deresponsabilizzazione.

Gli incontri, alcuni già tenuti e altri in programma nelle prossime settimane, coinvolgono anche genitori e insegnanti, nell’ottica di una comprensione a più livelli e della formazione del senso critico. Il bilancio parla di incontri già avvenuti all’istirtuto Volta, alla Fondazione Beth Shalom APS, nella parrocchia Santa Francesca Cabrini, al liceo artistico Callisto Piazza (organizzato con la collaborazione con Alaus) e al collegio San Francesco. Ma anche all’istituto Agostino Bassi, Engardo Merli, all’Einaudi Lodi e al liceo Giovanni Gandini. In un caso l’evento è stato arricchito dalla testimonianza del papà di Carolina Picchio, prima vittima accertata di cyberbullismo (gli incontri sono stati organizzati con la collaborazione di Rete Bullout 2.0 e Fondazione Carolina). Seguiranno ulteriori lezioni al collegio San Francesco e all’istituto superiore Pandini Piazza.

L’occasione è sempre utile anche per parlare di violenza di genere e della campagna permanente denominata “Questo non è amore“. Al Maffeo Vegio sono inoltre stati illustrati agli studenti i numerosi sbocchi professionali offerti dalla carriera nella polizia di Stato, con particolare riferimento alle procedure concorsuali di reclutamento. Si parlerà anche di intimidazione mafiosa. Presto gli agenti incontreranno, infine, gli operatori sociosanitari, per informarli sul tema dell’inquadramento giuridico dei reati in tema di violenza di genere.