Lancia sassi sull'A1 a Lodi, resta in carcere: "Volevo fare del male a me, non agli altri"

Convalidato l’arresto del ventiduenne straniero fermato col taser che venerdì ha scatenato il caos. Per ora risponde solo di resistenza agli agenti

Lodi - Dovrà attendere in carcere l’udienza del processo per resistenza a pubblico ufficiale. Ieri mattina, il giudice del Tribunale di Lodi ha fissato per il prossimo 9 settembre l’udienza per il 22enne di nazionalità egiziana, Elsayed Elsayed Mohamed Abdel Hamid Mod Donia, che, venerdì mattina, in un raptus di follia, aveva lanciato sassi contro le vetture in transito lungo le corsie nord e sud dell’A1, all’altezza del comune di Borghetto Lodigiano, dopo essere sceso da un Frecciarossa Reggio Calabria-Milano bloccato con il freno di emergenza.

"Volevo qualcuno con cui parlare ma non si fermava nessuno. Volevo fare del male a me. Ho capito quello che ho fatto: sono disponibile a risarcire lavorando anche dal carcere", ha detto il giovane al giudice che ha aggiunto che alla stazione di Firenze Santa Maria Novella qualcuno gli aveva rubato il telefono. "Mi hanno fatto tante cose brutte – ha proseguito –. Allora ho deciso di prendere il treno per andare a Milano da mio zio per prendere dei soldi". Ma lo zio gli avrebbe detto che non era disposto né ad accoglierlo e nemmeno ad ascoltarlo. Da lì il brusco evolversi della mattinata finuita coi sassi tirati alle auto e il successivo arresto.

In questa fase l’unico reato contestato al giovane nordafricano è quello di aver fatto resistenza agli agent i . La Procura di Lodi però non esclude che i capi di imputazione possano aumentare per lo straniero residente nel Milanese e con permesso di soggiorno scaduto ma in fase di rinnovo, visto che l’uomo ha bloccato un convoglio ed ha bersagliato almeno una trentina di autovetture rischiando di provocare una strage con l’azione diretta del lancio o a causa di conseguenti incidenti: potrebbe infatti dover rispondere di tentato omicidio, violenza privata, interruzione di pubblico servizio e attentato alla sicurezza dei trasporti. L’avvocato che assiste il giovane h anticipato che chiederà il giudizio abbreviato condizionandolo a una perizia psichiatrica.