PAOLA ARENSI
Cronaca

L’ampliamento continua a dividere. Inceneritore, "pronti al dialogo"

Ecowatt replica al coordinamento dei partiti lodigiani che si oppongono alla richiesta presentata in Provincia. Nel mirino delle critiche anche l’incendio avvenuto nell’impianto. "Ma non è collegato ed è stato innocuo".

Dopo le proteste del Comitato istituzionale dei partiti lodigiani, che si oppone alla richiesta di ampliamento del termovalorizzatore di nuova generazione, dell’azienda Ecowatt di Castiraga Vidardo e per l’incendio che si è verificato nell’impianto il 31 maggio arriva la replica dell’azienda. "L’incendio – ribadisce Ecowatt –, di innocua portata, è stato tenuto sotto controllo, senza nessuna conseguenza né per l’ambiente, né per chi ci lavora e né per l’impianto stesso. Questo grazie ai sistemi di sicurezza attivati immediatamente e al pronto intervento della squadra interna". Sul posto erano arrivati i vigili del fuoco, bruciava cippato (legno ridotto in scaglie). "L’accaduto non ha alcuna relazione con il nuovo progetto del termovalorizzatore – insiste l’azienda –. Iniziativa per la quale ribadiamo la totale disponibilità, sia nel presentarla che eventualmente ad incontrare le varie voci, dai cittadini ai partiti politici, per condividere esigenze e dubbi". Ma i politici non ci stanno e hanno scattato una fotografia, con tanto di striscione, che dice "no" alla richiesta per l’ampliamento del termovalorizzatore di nuova generazione, avanti all’azienda Ecowatt di Castiraga Vidardo. Ecowatt ha in progetto di espandere il proprio impianto di trattamento rifiuti, portandolo a 50 metri di altezza per 200 metri di larghezza. La richiesta è al vaglio della Provincia. Ma per i partiti "questo ampliamento, previsto nel pieno centro del paese di Castiraga Vidardo, è una minaccia per l’equilibrio e la sicurezza dell’intera area – è il pensiero di Mauro Salvalaglio, segretario provinciale Forza Italia, Francesco Filipazzi, segretario provinciale Fratelli d’Italia, Luca Degano, coordinatore M5S, Claudio Bariselli, segretario provinciale Lega, Alessandro Pezzini, presidente provinciale Italia Viva, Nicoletta Serra, coordinatrice provinciale di Azione, Andrea Ferrari, segretario provinciale Partito Democratico –. Il rischio per la popolazione residente, non solo a Castiraga Vidardo, ma in tutto il Lodigiano e nel vicino territorio Pavese, è davvero enorme".

Lo stesso Wwf è sceso in piazza a Sant’Angelo Lodigiano, domenica, per promuovere la raccolta firme in corso contro il progetto, ricordando che "l’impianto esistente brucia 35 mila tonnellate di rifiuti all’anno, meno di una ventina di rifiuti diversi, rifiuti urbani e biomasse, con frequenti odori notturni e diurni, rumore, fumi e occasionalmente anche polveri. L’impianto nuovo brucerà 150 mila tonnellate, di quasi duecento diversi tipi di rifiuti industriali e pericolosi, tra cui fanghi di ogni tipo, solventi, rifiuti dal riciclo di oli esausti, rifiuti ospedalieri, medicinali citotossici, ceneri pericolose da altri trattamenti industriali, pesticidi e materiali pericolosi da bonifica di terreni, acidi pericolosi di ogni tipo, veramente tutto ciò che nessuno vuole e che il nostro territorio nemmeno produce!".