L’ultima passerella davanti ai colleghi vigili del fuoco che ha salutato uno ad uno e dietro tutti i mezzi schierati sul piazzale della caserma che, per oltre 30 anni, lo ha visto uscire dal portone principale per rispondere a migliaia di interventi: domenica mattina, per il capo squadra volontario del distaccamento di Casalpusterlengo Luigi Tersini, è stato l’ultimo giorno di servizio. Infatti, avendo iniziato il 26 novembre del 1993, per il pompiere casalino l’attività si conclude per raggiunti limiti di età. Tutta la caserma ha voluto tributare a Tersini l’omaggio meritato: è stato il capo distaccamento Massimo Panigada consegnare a nome di tutti una targa ricordo per gli anni trascorsi e il servizio garantito. Tersini, 61 anni oggi, è uno dei veterani della sede casalina, uno della vecchia guardia sempre in prima linea con professionalità e dedizione: fu il primo a conseguire la patente nautica a livello provinciale nel 1997 e quella per guidare gli hovercraft del corpo dei pompieri. Nella sua lunga permanenza come volontario, ha effettuato migliaia di interventi, sicuramente più di tremila, e domenica, nel breve saluto davanti ai colleghi, molti dei quali giovani leve, ha ricordato l’importanza di portare avanti l’esperienza del distaccamento.
"Lascio con la coscienza a posto e sicuro di aver fatto tutto ciò che era nelle mie possibilità – ha detto Tersini ringraziando i presenti e il funzionario del comando di Lodi, Ugo Puccinelli, intervenuto per condividere il momento della breve cerimonia –. La speranza che il distaccamento possa proseguire con impegno e partecipazione di tanti". Parole condivise e rilanciate dal funzionario che ha ricordato come la caserma deve essere un luogo aperto, di incontro anche al di à del momento degli interventi, anche per essere da motore per attirare nuove leve. Tersini ha iniziato ad indossare il casco rosso da caposquadra nel 2008. "Nei primi anni sono intervenuto, purtroppo, su tantissimi incidenti stradali che, negli ultimi anni, fortunatamente si sono ridotti di numero. L’episodio che non scorderò più? Il crollo del ponte sul Po tra San Rocco al Porto e Piacenza nel 2009".