NICOLETTA PISANU
Cronaca

La rivolta dei carcerati. Tre condanne in abbreviato e 68 rinvii a giudizio

Si è chiusa l’udienza preliminare per la sommossa dell’8 marzo 2020. Il giudice ha confermato l’accusa di devastazione e saccheggio.

La rivolta dei carcerati. Tre condanne in abbreviato e 68 rinvii a giudizio

La rivolta dei carcerati. Tre condanne in abbreviato e 68 rinvii a giudizio

Sessantotto rinvii a giudizio, tre sentenze di condanna, cinque assoluzioni. Ieri il gidice per le indagini preliminari di Pavia Guglielmo Leo si è espresso sulle posizioni dei soggetti accusati dei disordini attuati nella casa circondariale di Torre del Gallo nel marzo 2020. L’udienza preliminare, dato il gran numero di persone coinvolte, si è svolta alla Sala dell’Annunciata e non a Palazzo di Giustizia.

Il reato contestato agli indagati è devastazione e saccheggio, per alcuni sussiste anche l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale. Il giudice ha ritenuto corretta la qualificazione giuridica della Procura, non accogliendo le richieste di riqualificazione dei fatti nel reato di danneggiamento che nelle scorse udienze erano state avanzate dalle difese di alcuni degli indagati.

Oltre a disporre il rinvio a giudizio per chi ha scelto di essere giudicato con rito ordinario, il giudice Guglielmo Leo ha emesso le sentenze per otto persone che avevano scelto il rito abbreviato: cinque sono stati assolti mentre tre sono stati condannati. Per questi ultimi, le pene stabilite nelle sentenze sono rispettivamente di sette anni e sei mesi per uno degli imputati, quattro anni per un secondo imputato e tre anni e dieci mesi per un terzo imputato. Per le persone rinviate a giudizio invece il dibattimento si aprirà il 23 maggio alle 9,30.

Le devastazioni attuate dagli allora detenuti avevano causato danni alla casa circondariale per cinquecentomila euro circa. La rivolta era contestualizzata nell’ambito di disordini divampati in diverse strutture penitenziarie italiane, dove i detenuti avevano protestato per le restrizioni imposte dalla normativa per contenere il dilagare del Covid.

Nella casa circondariale di Pavia erano stati appiccati incendi, erano stati devastati alcuni locali, tra cui l’infermeria, e gli arredi. Un gruppo di detenuti era salito sul tetto a protestare e solo dopo una lunga negoziazione era sceso. In seguito all’episodio erano scattate le indagini che hanno portato poi all’avvio dell’udienza preliminare. Per i rinviati a giudizio, anche il dibattimento si terrà alla Sala dell’Annunciata in piazza Petrarca.