La rinascita dello scalo Lavori in stazione, si accelera

La Generale Costruzioni Ferroviaria ha richiesto una deroga ai limiti acustici. Si opererà anche di notte. Interrogazione al Pirellone per la soppressione del treno tra Milano e Pisa. Ieri un altro guasto a un convoglio.

La rinascita dello scalo  Lavori in stazione, si accelera

La rinascita dello scalo Lavori in stazione, si accelera

di Mario Borra

Un ulteriore recentissimo incontro tra vertici di Rfi e l’amministrazione comunale di Codogno ha confermato che i lavori nella stazione ferroviaria stanno entrando nel vivo per l’ultima fase del “pacchetto“ da 8 milioni di euro, decollato ormai nel 2019. A rendere ancora più evidente il fatto che il cantiere dello scalo sarà presto in una fase cruciale è il fatto che la Generale Costruzioni Ferroviaria ha richiesto una deroga ai limiti acustici, segno che gli operai si metteranno all’opera in maniera sistematica. La riqualificazione prevista tra il quarto e il quinto binario e poi tra il secondo e il terzo con la completa ristrutturazione della pensilina e della banchina richiederà un lavoro sostanzialmente notturno, dalle 23 alle 5 del mattino, per non andare ad inficiare il normale traffico ferroviario. Occorre poi ancora collocare gli ascensori, riqualificare il corpo centrale dello scalo e rifare il piazzale antistante oltre a completare il sottopasso pedonale verso viale Trivulzio che dovrebbe essere pronto tra circa sette-otto mesi. Gli interventi sono in ritardo sulla tabella di marcia iniziale ed anche rispetto alla promessa dell’anno scorso, fatta al comune, di finire tutto entro l’estate 2023.

Resta invece sullo sfondo l’intervento promesso da sei milioni di euro per lo scalo di Casalpusterlengo: Rfi ha ribadito che prima devono terminare quelli già avviati in altre stazioni della provincia. Intanto, lungo la tratta Milano-Piacenza non cessano i disagi e le richieste dei pendolari per un servizio migliore. La cancellazione di un convoglio, lungo la linea 2593, tra le stazioni centrali di Milano e Pisa, fino al 10 giugno ha scatenato a reazione della consigliera regionale Roberta Vallacchi (Pd). "Occorre garantire ai pendolari la possibilità di continuare a raggiungere senza problemi le città di Milano, Melegnano, Lodi, Casalpusterlengo e Codogno visto che, al momento, non vi è alcuna linea sostitutiva" sottolinea Vallacchi, che ha presentato una interrogazione. Intanto, ieri il treno delle 6.24 dalla Bassa verso Milano si è bloccato alle porte di Lodi per un guasto al sistema frenante secondo quanto riferito dai pendolari. Risultato: ennesime attese snervanti e richieste sempre più pressanti di avere treni nuovi sul tragitto.