Con l’inaugurazione del nuovo Training center-Pronto soccorso di backup, avvenuta ieri alle 13, l’Ospedale Maggiore di Lodi si potenzia con uno spazio inedito, non solo per il Lodigiano ma per tutta Italia. Non si tratta di un allargamento dell’attuale Pronto soccorso, ma di un secondo spazio di 250 metri quadri, pensato per "4 modalità diverse, utilizzabile già da oggi" come ha illustrato Stefano Paglia, direttore del dipartimento emergenza e urgenza e ideatore della struttura. "In caso di maxi emergenza servirà a gestire pazienti in codice verde o in caso di scenari drammatici a raddoppiare il Pronto soccorso, in caso di calamità naturali (pensando all’Adda vicino) si può evacuare il Pronto soccorso al piano interrato e trasferirlo qui, al piano rialzato; in caso di emergenze legate a virus è un luogo in cui isolare i pazienti – ha spiegato Paglia –. Questi sono tutti scenari insoliti, che si spera non capitino mai. Nel quotidiano il nuovo spazio verrà utilizzato come centro per la formazione del personale, in particolare del dipartimento emergenza urgenza, organizzato con banchi a rotelle così da poter essere facilmente spostati".
Al taglio del nastro erano presenti, tutte le massime istituzioni locali e provinciali tra cui il presidente della Provincia Fabrizio Santantonio, il sindaco di Lodi Andrea Furegato e il questore di Lodi Pio Russo. Con loro l’ex dipendente dell’Asst Pia Zirpolo che ha aiutato facendo una donazione per il nuovo Pronto soccorso. Per la Regione erano presenti l’assessore al Welfare Guido Bertolaso e i consiglieri regionali Patrizia Baffi e Roberta Vallacchi. "Sono qui con un misto di gioia e tristezza – ha affermato Bertolaso –, perché l’ultima volta che venni era nel marzo 2020, per vedere personalmente la situazione del Covid. Ora torno come assessore e vedo un luogo in continuo miglioramento, una realtà eccezionale. In Regione stiamo lavorando ad una pubblicazione per i 5 anni dal covid dell’anno prossimo, sarà un libro con un grande studio fatto ad Harvard sulle risposte degli ospedali alla crisi, Lodi è qui uno degli esempi migliori al mondo". "In alcune occasioni – ha detto anche il prefetto di Lodi, Enrico Roccatagliata – non serve usare molte parole, questo è uno di quei casi, la creazione di questo spazio racconta molto". Il direttore dell’Asset Guido Grignaffini ha precisato che "nasce dall’esperienza del Covid e grazie al direttore che mi ha preceduto, Massimo Lombardo. Questo Pronto soccorso di backup è costato un milione e 900mila euro e siamo tutti molto contenti di averlo. Questi primi nove mesi di mio lavoro qui sono stati gratificanti, stiamo tracciando una linea forte per il futuro".