Il sogno del liceo musicale: "Io, pensionato a forza. Così rischia di saltare tutto"

Il dirigente scolastico Pietro Bacecchi è l’ideatore dell’istituto da creare a Crema. Dopo il ricorso al giudice del lavoro, si dice "pronto ad andare dal ministro".

Il sogno del liceo musicale: "Io, pensionato a forza. Così rischia di saltare tutto"

Il sogno del liceo musicale: "Io, pensionato a forza. Così rischia di saltare tutto"

Stop al liceo musicale a Crema perché l’ideatore, il dirigente scolastico Pietro Bacecchi è stato forzatamente pensionato. Se n’è avvantaggiata la scuola di Cremona. "Non so se a Cremona faccia piacere che il progetto di Crema si sia arenato, ma so che a Cremona pochissimi cremaschi vanno a frequentare il liceo musicale per una questione di scomodità a raggiungere la sede", ribadisce Bacecchi.

E in effetti il progetto a Crema sarebbe partito con il prossimo anno scolastico. "Sarebbe stata la prima scuola ad avere un indirizzo musicale dall’asilo fino alla secondaria. Stavamo lavorando per avere tutto pronto a settembre: il nido, la materna e le elementari di Capergnanica, la materna dei Sabbioni, le primarie di Capergnanica e Ombriano e la secondaria di Ombriano. Un percorso completo che avrebbe dato la possibilità a chi vuole studiare musica di avere una solida base e poi di scegliere il liceo musicale di nuova creazione qui a Crema".

Tutto pronto, dunque? "Noi abbiamo già a Ombriano una classe nell’istituto secondario a indirizzo musicale. Ci sono strumenti e altri sarebbero arrivati. Ho presentato il progetto di liceo musicale dopo le medie in Comune a Crema e in Provincia. E invece ecco arrivare come un fulmine a ciel sereno il mio pensionamento".

"Io non mollo – garantisce Bacecchi – Per quel che mi riguarda sto aspettando che il giudice del lavoro di Cremona fissi la data per dibattere il mio caso. C’è in un’altra provincia una collega nelle mie stesse condizioni: a giorni sapremo come va a finire il suo caso e se potremo usare l’eventuale sentenza positiva come precedente. Io sono pronto anche ad andare dal ministro Giuseppe Valditara".

Pier Giorgio Ruggeri