Nascono a Lodi, in viale Rimembranze, chitarre destinate a tutto il mondo. Al civico 38, è aperta infatti la bottega di Fabio Schmidt, 40 anni, liutaio esperto che ha clienti praticamente in tutto il pianeta. Origini brianzole e con una bottega a Lodi dal 2017, fa il liutaio dal 2008, dopo essersi diplomato prima alla Civica Scuola di Liuteria di Milano ed aver imparato il mestiere con un tirocinio da Roberto Demiranda, un “senatore” nel mondo della liuteria, come scherzosamente Schmidt lo definisce. "A scuola mi hanno fatto imparare a usare e “litigare” con il legno. Poi al tirocinio mi è stato insegnato il lavoro, a farlo e pensarlo, soprattutto a trovare il mio stile" racconta Schmidt, che spiega anche come il suo sia un lavoro artigianale e tecnico che incontra l’arte. "La vena artistica è presente, ma limitata, devo rispettare parametri, non si può prescindere da certe misure e pesi. Diciamo che ho un approccio tecnico che porta ad un risultato artistico" aggiunge. "Nella mia bottega non riparo chitarre, lo so fare ma se qualcuno passa da me per farsi rifare lo strumento devo scusarmi e dire di no – rivela il 40enne –. Il mio lavoro è costruirle: un cliente mi fa una richiesta, io la metto in calendario e al massimo dopo un anno e mezzo gli arriva.
Nel mondo dell’alta liuteria esistono due approcci: si possono accettare le richieste e le volontà dei clienti, rendendosi disponibili a loro modifiche sullo strumento oppure fare l’opposto e proporre un proprio prodotto, quello e basta. Io seguo questo secondo approccio". Una chitarra costruita nella bottega di Schmidt viene venduta mediamente a 3-4 mila euro, i modelli più pregiati anche a 8 mila. I clienti possono essere rivenditori o privati (giovani che frequentano i conservatori, oppure i conservatori stessi, ma anche musicisti professionisti, collezionisti o amatori che decidono di farsi un regalo speciale). Le chitarre di Schmidt sono state consegnate principalmente in Italia e nel centro Europa (molto in Germania, Croazia e Slovenia). Ci sono state però anche richieste da Stati Uniti e Asia (Thailandia e Cina). "Nella mia carriera ho sempre lavorato molto. Oggi, che ho una famiglia e meno tempo, costruisco circa 10/11 chitarre all’anno. In tutto ne avrò costruite circa 200. Ho deciso di stare a Lodi perché mia moglie è di qui, ma in questo mestiere non serve stare in luoghi particolari. Semmai può esser utile non stare troppo lontani dagli aeroporti, ma perché è più comodo per le spedizioni, anche se mi è capitato di conoscere liutai in luoghi veramente sperduti".