
Tutto è cambiato da più di un anno. Circola il virus e non si possono più svolgere le solite attività giornaliere. Si può uscire soltanto per motivi e necessità indispensabili, come andare a fare la spesa o per motivi di salute; i medici raccomandano di restare a casa e di informarli soltanto telefonicamente, senza muoversi dalle proprie abitazioni. Sono cambiate le nostre abitudini. Quando si esce di casa bisogna tenere una mascherina sulla bocca e sul naso, e si deve usare quella giusta perché alcune non proteggono, perciò non servono a niente. Tutti vanno in giro con una bottiglietta di gel igienizzante a portata di mano. È necessario uscire il meno possibile per evitare contagi o la diffusione del virus. Non si può fare più sport e, se la situazione è molto grave, gli studenti restano a casa, non vanno più a scuola, svolgono le lezioni a distanza che rendono più difficile studiare a casa, perché a computer non è facile concentrarsi durante le spiegazioni delle professoresse. Ma la più grande sofferenza è l’assenza dei rapporti umani. Tutti noi abbiamo dovuto rinunciare ad abbracciare e ad essere abbracciati, ad andare a trovare amici, nonni, zii e molte altre persone a noi care con la frequenza di una volta. Non è più consentito stringere la mano, ci si limita ad un semplice "ciao" , "buongiorno" e "buonasera". Non si può più vedere un sorriso a causa della maschera e poi basta cinema, concerti, teatro o feste … Con questa Pandemia, ci sono soli obblighi: lavarsi le mani per almeno tre minuti, mantenere il distanziamento di almeno un metro. Non abbiamo più la libertà di scegliere o decidere come trascorrere le nostre giornate, perché non è possibile spostarsi da un posto all’altro, incontrarsi, frequentare i luoghi di sempre. Durante il lockdown rimanere per un lungo periodo a casa è molto faticoso: ci si sente soli; mancano tantissimo le persone a cui teniamo di più e che non possiamo incontrare fisicamente. La nostra unica speranza è il vaccino che in questo periodo viene somministrato quasi in tutto il mondo. Purtroppo il numero dei morti è ancora alto e abbiamo paura di perdere i nostri familiari.
Ci manca molto vivere come si faceva prima del virus, senza mascherine, visiere, distanziamento e la paura di essere contagiati. Ci auguriamo che questa epidemia possa finire presto, perchè è grande il desiderio di tornare a fare sport, a giocare senza avere più paura del coronavirus. A volte si sogna che al risveglio tutto sia tornato alla normalità. Ma è solo un’illusione, perché i giorni passano e al telegiornale si sente che i contagi aumentano e la situazione ancora non migliora. E questo ci fa capire ancora di più l’importanza del rispetto delle regole. Perchè le regole sono presenti in ogni contesto: scuola, lavoro, casa, amici e quotidianità. Quindi rispettiamole e che tutti siano di insegnamento a tutti, grandi e piccoli, uomini e donne, giovani ed anziani. E quando tutto sarà finito….la speranza è di vivere in un mondo migliore.