PAOLA ARENSI
Cronaca

I residenti chiedono risarcimenti. Poste chiuse da sette mesi: "A fine maggio inizieremo i lavori"

San Colombano, la società: accorpiamo le riparazioni con la riqualificazione che garantirà nuovi servizi

I residenti chiedono risarcimenti. Poste chiuse da sette mesi: "A fine maggio inizieremo i lavori"

I residenti chiedono risarcimenti. Poste chiuse da sette mesi: "A fine maggio inizieremo i lavori"

Ufficio postale fatto esplodere dai ladri e chiuso da sette mesi, dopo la “class action“ dei cittadini arrivano notizie sulla riapertura. Nei giorni scorsi a San Colombano al Lambro i residenti hanno iniziato a protestare per l’assenza del servizio postale. La notte tra il 13 e 14 ottobre scorsi, infatti, i soliti ignoti avevano fatto esplodere il Postamat di via Monti, distruggendo vetrine e uffici. È stata quindi promossa una class action, con richiesta risarcitoria a Poste Italiane, di un euro al giorno per ciascun cittadino, moltiplicato per tutti i giorni in cui il servizio è stato negato. Al 2 maggio 2024, erano 211 euro a cittadino per un totale di 1.548.529 euro. "Entro la fine di maggio è previsto l’inizio dei lavori di ristrutturazione, che consentiranno di restituire la sede alla comunità entro settembre - fa sapere ora Poste –. L’ufficio, inagibile, sarà interessato da lavori non solo di ristrutturazione, ma di riqualificazione, secondo quanto previsto dal progetto Polis. Iniziativa che prevede la trasformazione della sede nella “Casa dei servizi Digitali“ abilitata all’erogazione dei servizi della Pubblica Amministrazione".

"Alla riapertura, quindi – è stato aggiunto –, oltre ai consueti servizi postali, finanziari, assicurativi, di telefonia ed energia, sarà possibile richiedere i certificati e in futuro rilascio di passaporti, carte di identità elettroniche etc. Il tutto all’interno di un ambiente che avrà nuovi arredi e illuminazione a led. Ci scusiamo con i cittadini per l’attesa della partenza lavori dovuta all’iter di progettazione del cantiere inizialmente previsto nel 2025 che, Poste Italiane, d’intesa con l’Amministrazione, ha deciso di anticipare, nell’ottica di ridurre i disagi legati alla doppia chiusura".