I cinghiali portatori di peste suina. Piacenza risponde al Lodigiano:: "Ok al confronto ma niente colpe"

La Provincia emiliana replica al sindaco-cacciatore di San Fiorano, ingaggiato per gestire il problema

I cinghiali portatori di peste suina. Piacenza risponde al Lodigiano:: "Ok al confronto ma niente colpe"

I cinghiali portatori di peste suina. Piacenza risponde al Lodigiano:: "Ok al confronto ma niente colpe"

All’appello del sindaco-cacciatore di San Fiorano Mario Ghidelli, “ingaggiato“ dalla Provincia per gestire, con la Polizia provinciale, il contenimento dei cinghiali, portatori della peste suina, risponde la presidente della Provincia di Piacenza Monica Patelli (nella foto): "Siamo territori confinanti, noi pronti a collaborare".

La peste suina nel Piacentino, "dove 31 comuni su 46 sono zona rossa", spaventa il Lodigiano. "Ma la nostra apertura, a tutela di chi confina con il Piacentino, deve fare i conti con le diverse strutture amministrative di due territori appartenenti a Regioni differenti", insiste la presidente. Poi l’osservazione: "Ben vengano i suggerimenti utili. Essendo noi Provincia di confine, è giusto confrontarci. Ma purtroppo nessuno ha colpe. Potessi decidere io il periodo e le modalità di caccia, e avessi risorse da stanziare, sarebbe diverso". Patelli replica così a Ghidelli che ricordava: "Nel Lodigiano i cinghiali vengono abbattuti, in quanto potenziali portatori del temibile virus che rovinerebbe le aziende se la Provincia non facesse prevenzione". Da qui l’auspicio di una collaborazione con Piacenza. "Se c’è un problema, se ne deve parlare nelle sedi opportune. Lo faremo", promette la presidente.

"C‘è davvero il rischio che il problema si allarghi – sottolinea Patelli – Con Piacenza abbiamo istituito una cabina di regìa e tenuto un primo incontro. Inoltre stiamo ragionando con gli ambiti territoriali di caccia, predisponendo piani di controllo mirati delle zone di confine indenni per cercare di abbattere i cinghiali lì, tutelando i territori vicini. Insomma un piano di controllo partendo da zone di confine non ancora rosse, creando una cintura di protezione verso chi confina con noi. Lodigiano e Piacentino però rispondono ad amministrazioni diverse. Per Piacenza dobbiamo relazionarci con Regione, commissario straordinario e Gruppo operativo territoriale, partecipato anche dall’Ausl".

Paola Arensi