Scala mobile all’ingresso dell’ospedale Maggiore di Lodi "guasta da tempo e senza gradini alternativi", l’ex consigliere comunale Domenico Ossino protesta. "Ho notato che, in questi giorni, gli utenti che si recano all’ospedale di Lodi, stanno avendo forti disagi a seguito dell’ennesima rottura della scala mobile all’ingresso di viale Savoia - introduce -. L’ospedale di Lodi credo che abbia una anomalia da primato in Italia. Non ho fatto un’indagine, ma trovo molto singolare che il padiglione principale per accedervi, sia privo di una semplice scala e non so quanti altri ospedali abbiano questa anomalia e cioè la presenza di una sola scala mobile che, tra l’altro, spesso è guasta". Poi l’appello alla nuova direzione strategica, insediatasi a inizio anno: "Mi rivolgo allo staff di recente nomina da parte di Regione Lombardia, per risolvere questa situazione – prosegue -. È veramente un disagio enorme, da parte dell’utenza, non poter accedere al piano rialzato, per poi dirigersi ai vari reparti/servizi di cui si ha bisogno, nelle giornate in cui la scala mobile è ferma".
A fianco rimane da utilizzare soltanto l’ascensore. "Mi permetto di fare una riflessione - insiste Ossino -. In base a cosa è concepibile che una struttura pubblica non abbia una scala al suo ingresso principale, quando tutti i servizi sono ai piani superiori? Scala che non serve solo per potervi accedere, ma nel malaugurato caso di una emergenza, serve anche come via di fuga. In base a quale normativa: Agenzia tutela della salute e vigili del fuoco non intervengono per eliminare questa grave anomalia"? Poi il suggerimento: "La soluzione per ovviare a questa mancanza è di facile soluzione. A sinistra della scala mobile c’è lo spazio sufficiente per realizzare o installare una scala. Si eviterebbero tutti i disagi che spesso stanno accadendo negli anni, da quando la struttura si è dotata di un nuovo ingresso".
"Siamo consapevoli delle criticità – replica l’Asst – e ci scusiamo con i cittadini, per i disagi che si stanno verificando in questi giorni, a causa del blocco della scala mobile che collega l’atrio dell’Ospedale Maggiore di Lodi con il piano rialzato. Contattata a fine febbraio, immediatamente dopo il fermo dell’impianto, la ditta incaricata della manutenzione ha purtroppo constatato l’impossibilità di riparare il pezzo danneggiato in loco: l’argano dovrà quindi essere rimosso e trasferito in un’officina esterna specializzata, facendo così allungare i tempi per il ripristino della scala mobile che, indicativamente, potrebbe tornare in funzione da metà marzo". "I nostri tecnici hanno affisso cartelli per indicare agli utenti il percorso alternativo da utilizzare temporaneamente per raggiungere il CUP e gli altri reparti ospedalieri. Oltre agli ascensori della hall, è infatti possibile anche utilizzare la scala antincendio esterna che collega direttamente al CUP ed è adiacente all’ingresso del Pronto Soccorso. L’ufficio tecnico sta provvedendo a monitorare l’accesso all’atrio e a differenziare i flussi degli utenti che accedono ai piani superiori dell’ospedale, in modo da permettere agli utenti anziani e con difficoltà di deambulazione, l’uso dei due ascensori posti nell’atrio e indirizzando gli altri verso la scala esterna con il supporto del personale delle squadre di emergenza. L’ufficio tecnico sta inoltre monitorando l’attività in capo al manutentore affinché vengano rispettati i tempi di ripristino dell’impianto". Negativa invece la risposta all’appello: "Purtroppo, essendo l’Ospedale Maggiore di Lodi una struttura ormai datata non è tecnicamente possibile l’installazione di una scala normale".