Gli scritti che uniscono storia e favola . Un percorso immersivo tra realtà e fantasia

I suoi testi su letteratura società e cultura dimostrano un profondo impegno critico .

Italo Calvino scrittore, paroliere, intellettuale nonché personaggio di spicco politico del secondo novecento ha conciliato temi e generi diversi dedicandosi da giovanissimo all’attività letteraria. Il primo romanzo dell’autore ha come argomento la guerra partigiana, lui stesso ha preso parte alla resistenza. Il romanzo “ il sentiero dei nidi di ragno” 1947 racconta la resistenza attraverso gli occhi di un bambino, Pin, maturato in fretta in mezzo alla strada e alla violenza. Calvino ha sempre mantenuto l’interesse per la realtà ma fin dall’inizio della sua attività ha trascritto la realtà attraverso la favola e l’ironia. ricordando il centenario della nascita di Calvino non possiamo non citare le città invisibili (1972) percorso visionario di analisi critica che l’autore fa in un mondo a volte molto poco irreale, dove fantasia e realtà, con il tempo, di uniscono.

Negli anni successivi, Calvino continuò a sperimentare con la forma e il linguaggio, come dimostrato dalla sua trilogia “I nostri antenati” (composta da “Il visconte dimezzato” (1952), “Il barone rampante” (1957) e “Il cavaliere inesistente” (1959)) e da “Se una notte d’inverno un viaggiatore” (1979), un’opera postmoderna che gioca con la struttura narrativa e la relazione tra autore, testo e lettore. Quest’ultimo romanzo, in particolare, sfida le convenzioni letterarie invitando il lettore a diventare co-creatore dell’opera.