Gli Artigiani e le Imprese: "Abbiamo ottime chance"

L’Unione ha presentato una ricerca basata su cento interviste ai soci. Risultati in bianco e nero ma il sentimento generale volge al positivo.

Gli Artigiani e le Imprese: "Abbiamo ottime chance"

Gli Artigiani e le Imprese: "Abbiamo ottime chance"

La fotografia degli ostacoli e delle priorità delle imprese del Lodigiano. Sono stati presentati ieri, nella sede dell’Unione Artigiani e Imprese Lodi, i risultati dell’Indagine Economica sugli andamenti 2023 e le previsioni 2024. Una ricerca su cento imprese socie dell’Unione, cui sono state poste diverse domande.

Il fatturato del secondo semestre 2023 è generalmente positivo, in linea con i dati regionali: il 39.,5% afferma che è cresciuto, per il 34,3% è stabile, il 26,3% riporta una diminuzione. Un pronostico per il primo semestre 2024? Il 44,7% afferma che il fatturato sarà stabile e il 36,8% prospetta una diminuzione, mentre solo il 5,3 ipotizza una crescita non dovuta all’aumento dei prezzi; il restante 13,2% risponde che crescerà per l’aumento dei prezzi.

Mauro Sangallli, segretario generale dell’Unione, ha spiegato come l’andamento sia tutto sommato positivo, viste le grandi difficoltà che le imprese devono affrontare, dal post pandemia alle guerre. Per quanto riguarda il lavoro, l’andamento del personale rimane stabile (73,7%), il 18,4% degli intervistati crede invece che diminuirà, il restante opta per la crescita; il 57,9% dichiara di non riuscire a reperire le figure professionali di cui ha bisogno, in particolare gli operai specializzati. Quanto agli investimenti, un terzo non ne effettuerà. Nel semestre appena trascorso il 48,6% afferma che non ce ne sono stati, il 35,1% che sono stati stabili e il 13,5 che li ha aumentati (solo il 2,8% li ha diminuiti). L’acquisto di nuove tecnologie resta l’investimento principale. Gli intervistati hanno anche raccontato le principali minacce per le aziende: il prezzo delle materie prime è seguito da caro energia, inflazione e diminuzione degli ordini.

Per fare investimenti serve liquidità, così l’Unione ha chiesto delle condizioni di accesso al credito bancario rispetto a quelle di un anno fa: per il 47% sono costanti, per il 21,1% meno favorevoli, il 28,9% non ha una risposta e per i restanti sono favorevoli. Il dito di tutti è puntato sui tassi più onerosi. Mauro Sangalli è poi entrato nel merito della situazione lodigiana.

"Su Lodi dobbiamo puntare sul Nuovo piano territoriale della Provincia e l’Accordo di sviluppo della Regione. Due tram che, se ben presi, permettono di non diminuire, stabilizzandosi in prima battuta e anzi aprire possibilità di crescita. Lodi ha ottime possibilità date da un forte tessuto scolastico e un’ottima rete infrastrutturale. Bisogna mettere le basi per uno sviluppo coordinato".

Luca Pacchiarini