
Le perizie verranno depositate a giugno, poi si passerà all’asta. Il caso Contardi, l’impresa di Fombio dichiarata fallita a fine novembre 2019, ha subito una decisa accelerata. Durante l’udienza che si è tenuta a fine marzo, il giudice fallimentare del Tribunale di Lodi ha accolto le richieste di ulteriori creditori che si vanno ad aggiungere a quelle già presentate nei mesi precedenti. Si tratta di richieste avanzate da ex dipendenti, fornitori e banche che vogliono farsi riconoscere dal Tribunale un indennizzo. Il giudice ha fatto ulteriori passi avanti: nell’ultima udienza ha incaricato i periti che si stanno occupando della valutazione di mercato dei circa 250 immobili (tra appartamenti, ville, capannoni e terreni) sparsi soprattutto a Codogno. Solo dopo questa valutazione si potrà passare alla vendita all’asta delle proprietà. La delicata operazione potrebbe concludersi già entro l’anno. Per occuparsi di questa fase è stato nominato curatore fallimentare Alberto Valcarenghi di Crema. La realtà lodigiana era una fra le più importanti aziende edili della Bassa ma, a fronte della perdurante crisi del mercato immobiliare, non è riuscita a ristrutturare il suo debito nei confronti delle banche. La Contardi era pesantemente esposta e nel 2014 aveva sottoscritto con gli istituti (Credit Agricole, Intesa, Popolare di Sondrio, Ubi, Mediocredito e Banca Centropadana) un accordo per la ristrutturazione del debito da compiersi in sei anni.
Nel 2018 però la Bcc Centropadana, in quel periodo già al centro di gravi difficoltà economiche, aveva autonomamente deciso di recedere dall’accordo imputando all’azienda una serie di inadempienze. A quel punto la Contardi aveva presentato un’istanza di concordato preventivo al Tribunale di Lodi ed aveva proposto alle banche creditrici un piano pluriennale di liquidazione del patrimonio aziendale, piano accettato dagli altri istituti di credito ma che non aveva invece avuto il via libera dalla Banca Centropadana. Alla fine si erano aperte le porte della procedura fallimentare e la conseguente vendita all’asta degli immobili.
Carlo D’Elia