Escalation di violenza nelle carceri. A Pavia recluso morde un agente. Pugno a un poliziotto vigevanese

A Torre del Gallo detenuto “cannibale“ all’attacco di un polpaccio. Il sindacalista Savastano: "Taser alla Penitenziaria come deterrente".

Escalation di violenza nelle carceri. A Pavia recluso morde un agente. Pugno a un poliziotto vigevanese

Escalation di violenza nelle carceri. A Pavia recluso morde un agente. Pugno a un poliziotto vigevanese

Non si placa l’escalation di violenza nelle carceri di Pavia e Vigevano. A Torre del Gallo un detenuto in isolamento da dieci giorni si è infuriato per non aver ricevuto il certificato medico necessario a interrompere la misura cautelare. Uscito dall’infermeria, ha attaccato gli agenti spingendoli a terra e mordendone uno al polpaccio. Un’aggressione brutale, che ha causato il distacco di una porzione di pelle. L’agente è stato portato in ospedale, dove ha ricevuto cure mediche e profilassi antitetanica. Successivamente è stato dimesso con una prognosi di cinque giorni.

"Chiediamo provvedimenti seri nel più breve tempo possibile – protesta il segretario Fp Cgil Pavia, Daniele Pirri – Il sovraffollamento è un male per tutti. Serve più personale sia nella Penitenziaria sia tra le figure educative e sanitarie". Nel carcere dei Piccolini invece, stando a quanto riferito da Mirco Savastano, delegato sindacale della Polizia penitenziaria, un detenuto di origini maghrebine ha chiesto di telefonare dai terminali resi disponibili dalla Direzione. Quando l’agente ha aperto la cella, però, ha notato che il detenuto aveva con sé una borsa frigo con cui voleva andarsi a rifornire al frigorifero. Operazione che può essere effettuata solo in orari fissati dal regolamento. L’agente l’ha fatto notare al recluso che ha reagito con violenza, cercando di afferrarlo per il collo e colpendolo con un pugno. Il poliziotto ha schivato in parte il colpo ma ha riportato escoriazioni al volto che i medici del Pronto soccorso hanno giudicato guaribili in cinque giorni.

"Se anche la Polizia penitenziaria fosse autorizzata a usare il Taser – reclama Savastano – potrebbe essere un deterrente valido per limitare aggressioni e comportamenti violenti, che sono invece sempre più frequenti nelle case di reclusione".

M.M.