
Don Peppino Barbesta
Negli anni Settanta aveva portato il Vangelo nelle fabbriche promuovendo la solidarietà fattiva fondando l’associazione ’Lavoratori Credenti’. Portò subito aiuti ai terremotati del Friuli nel 1976 e in Irpinia nel 1980. Ieri mattina a Retegno si è spento a 89 anni don Giuseppe ’Peppino’ Barbesta, il prete degli ultimi. La salma è rimasta in chiesa tutta la domenica per il saluto dei fedeli mentre domani, lunedì, alle 10 il vescovo monsignor Maurizio Malvestiti celebrerà il funerale nella chiesa di San Biagio a Codogno.
Don Peppino era animato da una instancabile vitalità sorretta da una fede granitica. Originario di Graffignana, fu ordinato sacerdote nel 1954 ed esercitò in diverse parrocchie, tra cui San Martino Pizzolano, Secugnago e Retegno. I Tir della solidarietà si mossero in mezza Europa e don Peppino andava dove le necessità chiamavano: in Romania, Bulgaria, Albania, Ucraina, Bosnia e nella Polonia ai tempi di Lech Walesa, suo amico personale (Walesa venne proprio a Retegno nel 2011). Tante anche le sue missioni nella terra martoriata della Palestina e a Jenin in Cisgiordania volle costruire un asilo. L’anno scorso ricevette dal Comune di Secugnago la benemerenza civica.