Cosa l’ha colpita nel racconto fatto dai suoi alunni sul come immaginano la scuola del futuro?
"Ciò che mi ha colpito è che nessuno di voi ha immaginato una scuola senza la scuola. Tutti avete pensato ad un edificio dove i bambini si ritrovano per imparare, ricercare, collaborare, ma soprattutto in cui ci si incontra. Forse se vi avessi chiesto di scrivere questo articolo prima della pandemia avreste immaginato di seguire le lezioni da casa oppure da qualche navicella spaziale. Avreste pensato “Che bello non andare a scuola !!!”. Ma dopo i lunghi mesi di didattica a distanza dello scorso anno ci siamo accorti che non è poi così bello studiare da casa".
Che cosa manca della scuola nel momento in cui si va in Dad?
"Da qualche giorno siamo ritornati in DDI e già ci manca la scuola. Ci mancano i suoi rumori, le sue risate, ci manca incontrarci, chiacchierare tutti insieme, condividere le nostre emozioni".
Qualcuno pensa di sostituire i docenti con i robot, lei cosa ne pensa?
"Vi rispondo con una domanda. Ma siete proprio sicuri di sostituire i maestri con i robot? Potreste chiamare “mamma” un robot? A noi basta guardarci negli occhi, sentire le nostre voci, per capire le nostre emozioni… anche con le mascherine".